Multa da 480 euro per aver fotografato le 'strade bianche' toscane e pubblicato sui social un reportage. Bikeitalia: "Inizialmente abbiamo pensato a uno scherzo"
"Abbiamo presentato ricorso: una gestione della visibilità che ci sfugge, ma abbiamo invitato il sindaco alla nostra Fiera del cicloturismo per un confronto sul palco"
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di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Una multa da 480 euro per aver effettuato riprese foto e video cinematografiche delle strade bianche in Toscana, poi pubblicate sui canali di Bikeitalia, senza autorizzazione del Comune. Una vicenda che sembra assurda quella raccontata dal quotidiano. La testata giornalistica, che è tra i punti di riferimento dei ciclisti e dei cicloturisti, non è l'unica vittima. Un'associazione romana è stata raggiunta da una contravvenzione simile.
"Inizialmente abbiamo pensato a uno scherzo", commenta Paolo Pinzuti, fondatore e direttore editoriale di Bikeitalia.it, Ceo di Bikenomist srl. "Tuttavia la pec, il timbro, il nome del verbalizzante e il numero di protocollo hanno tolto i dubbi per lasciare spazio allo stupore".
Ma cosa è successo? Una squadra di Bikeitalia si è recata in Toscana per realizzare un reportage sulla zona. Un contenuto poi pubblicato con il titolo Gravel Supertuscan: in bici nelle terre di Montepulciano e Montalcino e che è stato veicolato attraverso i canali del quotidiano.
Immagini che sono state "intercettate" dagli uffici comunali di Asciano e che sono diventate oggetto della multa trasmessa per posta elettronica certificata. La contestazione? "La violazione dell'articolo 2 comma 7 del Regolamento per l’effettuazione delle riprese foto e video cinematografiche approvato con Decreto Comunale n.8 del 26.02.2016 e modificato art. 2. c. 7 con D.C. n. 6 del 28. 02. 2020".
"La sanzione è per aver riprodotto sul nostro canale Facebook e sul nostro sito internet scatti fotografici del territorio del Comune di Asciano, con particolare riferimento a luoghi caratteristici come il Sito Transitorio pubblicizzando il tutto in maniera fuorviante e lesiva come Gravel Supertuscan: in bici nelle terre di Montepulciano e Montalcino, senza la prescritta autorizzazione comunale".
Un reportage che avrebbe potuto rappresentare un importante veicolo di promozione del territorio si trasforma in un braccio di ferro giudiziario. "Siamo stati contattati da alcuni avvocati che si sono messi a disposizione pro bono per presentare un ricorso", aggiunge Pinzuti. "Il Comune ha trovato un modo particolare per ripianare il bilancio, ma ci sono altri modi per reperire le risorse".
Sono anni particolarmente interessanti per il settore bike e cicloturismo. Tantissime le destinazioni che puntano sempre di più sul green e sulla vocazione a due ruote di un territorio. In questo caso si "monetizza" in modo alternativo.
La multa di 480 euro a Bikeitalia per aver pubblicato una foto scattata sul territorio del Comune di Asciano non è però un caso isolato. "Anche un'associazione di trekking romana ha ricevuto un'analoga sanzione per aver utilizzato un’immagine gratuita scaricata da internet a corredo della locandina di un evento in Val d’Orcia e nelle Crete Senesi. Una realtà piccola che ha tolto l'immagine e ha pagato nei tempi prestabiliti per scendere da 160 a 80 euro.
Invece Bikeitalia intende andare avanti. "È un segnale, anche per cercare di evitare che si possano ripetere questi casi e per far modificare la legge", evidenzia Pinzuti. "L’articolo incriminato ha generato circa 15.000 visualizzazioni in meno di un mese che potrebbe rappresentare una buona occasione di visibilità per un borgo con una forte vocazione agricola: può convertirsi in turismo e, quindi in soldi, occupazione e così via. Invece il Comune di Asciano ha individuato un nuovo approccio alla gestione del proprio territorio che a noi, ingenui sostenitori del cicloturismo, sfugge".
A ogni modo ci sarà un incontro con il sindaco di Asciano. Il primo cittadino è stato invitato alla Fiera del cicloturismo, organizzata da Bikeitalia, a Bologna (4-6 aprile). "Parleremo di modelli di sviluppo del territorio e della visibilità che viene garantita dalle multe ai cicloturisti", conclude Pinzuti.