La tragedia della Grignetta. Imperversa il maltempo: sospese le operazioni di recupero dei corpi dei due alpinisti morti in alta quota
Le pessime condizioni metereologiche e l'elevato rischio valanghe nella zona in cui si trovano le salme dei due alpinisti hanno costretti i soccorritori ad interrompere le operazioni di recupero dei corpi. Riprenderanno quando il tempo migliorerà.. Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio, quando i due amici brianzoli erano dispersi ormai da 48 ore
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PIANI DEI RESINELLI (Lecco). I corpi senza vita di Christian Mauri e Paolo Bellazzi, i due alpinisti brianzoli di 49 anni morti durante il tentativo di discesa dalla Grignetta, sono ancora lassù, a circa 2mila metri di quota, nel canale Caimi, dove sono stati avvistati dai soccorritori nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio.
Le pessime condizioni metereologiche e l'elevato rischio valanghe nella zona in cui si trovano le salme dei due alpinisti hanno costretti i soccorritori ad interrompere le operazioni di recupero dei corpi. Riprenderanno quando il tempo migliorerà. Al momento è infatti impossibile per gli elicotteri alzarsi in volo e per le squadre a terra avvicinare il luogo dove giacciono Mauri e Bellazzi.
Secondo le prime ricostruzioni i due sono caduti nel vuoto mentre cercavano di rientrare velocemente a valle per sfuggire al maltempo che li aveva sorpresi proprio mentre si trovavano in vetta. Mauri e Bellazzi avrebbero calcato una "cresta" di neve portata dal vento: è plausibile che, credendo di avere la roccia sotto i piedi, siano precipitati nel vuoto. Al momento della caduta non erano legati e sono caduti tutti e due nel canale.
Gli esperti indicano la scarsissima visibilità come una delle possibili cause della tragedia: già in passato, in quella zona, si sono verificati diversi incidenti mortali. Dei due, residenti entrambi in Brianza e colleghi di lavoro, si erano perse le tracce nel pomeriggio di sabato 8 febbraio quando, alcuni testimoni, avevano notato che stavano cercando di scendere dalla Grignetta.
Da quel momento si sono perse le tracce, sino al tragico ritrovamento: la zona è stata circoscritta dopo che i soccorritori, impegnati a perlustrare il territorio con tre elicotteri, avevano captato il segnale di un dispositivo "Recco".
A quel punto, dall'elicottero di Elitellina, i soccorritori del Cnsas Lombardia hanno anche notato le sagome di due corpi nel canale Caimi. Si attende ora una finestra di bel tempo per organizzare l'operazione di recupero dei corpi. Mauri era sposato e lascia un figlio di 11 anni.