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Sfidano l'acquazzone per la presentazione del libro in malga, ma l'evento era stato annullato. Attraverso i social li abbiamo rintracciati per ringraziarli

Fino a quando ci saranno dei ragazzi pronti a mettersi in cammino sotto alla pioggia per partecipare a iniziative dedicate ai libri, per il futuro dell’editoria c’è ancora speranza

di
Pietro Lacasella
13 settembre | 06:00

Domenica scorsa dovevo presentare Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano (edizioni People) a malga Davanti, insieme a Luigi Torreggiani. Gli ingredienti per trascorrere una giornata piacevole c’erano tutti: i suggestivi panorami offerti dal monte Novegno che, con le sue curve sinuose, si affaccia sulle Piccole Dolomiti e sulla pianura veneta; la realtà giovane e dinamica di malga Davanti (ne abbiamo parlato qui); tanti amici che avevano in programma di salire; la nostra idea di raggiungere la malga in bicicletta.

 

Tuttavia, gli astri sembravano essersi allineati anche per un altro motivo: finalmente avevo la possibilità di dialogare con Luigi in montagna, a pochi passi da quei boschi che, tra la tempesta Vaia e l’epidemia di bostrico, sono diventati i protagonisti di Sottocorteccia.

 

Luigi abita ad Arezzo, motivo per cui riusciamo a incontrarci sporadicamente. Abbiamo quindi deciso di dividerci le presentazioni: a lui gli Appennini, a me le Alpi. Insomma, eravamo entrambi in fermento al pensiero di parlare insieme.


Poi all’improvviso gli astri hanno deciso di abbandonare la linea: a un giorno dall’incontro è uscito un bollettino meteo disastroso. Pioggia battente a partire dalle ultime ore della mattinata. Chiamo Filippo e Valeria di malga Davanti, decidiamo di consultare i nostri meteorologi di fiducia e, con un po’ malinconia conveniamo sulla necessità di annullare la presentazione. Troppa acqua. Lo comunichiamo sui social e ci salutiamo con l’auspicio di sentirci presto per individuare una nuova data.

 

Il giorno seguente io e Luigi abbiamo deciso di sfruttare il cambio di programma e il maltempo per andare a salutare alcuni amici sull’Altipiano dei Sette Comuni. Quando la sera ho riaperto il telefono, ho trovato una fotografia pubblicata dal canale Instagram di malga Davanti. Aveva come soggetto una coppia, intabarrata negli impermeabili fradici, che aveva deciso di affrontare il diluvio per assistere alla presentazione. L’avviso dove comunicavamo che l’evento era stato annullato purtroppo non li aveva raggiunti.

 

Così mi sono messo sulle loro tracce per provare a contattarli: un po’ per esprimere il mio dispiacere, ma soprattutto per ringraziarli, perché – ho riflettuto – fino a quando ci saranno dei ragazzi pronti a mettersi in cammino sotto a un acquazzone per partecipare a iniziative dedicate ai libri, per il futuro dell’editoria c’è ancora speranza.

 

In malga però non si erano scambiati nomi né numeri. Ho provato a chiedere ad alcuni amici che avevano in programma di sfruttare la mattina priva di perturbazioni per sgranchirsi le gambe sul Novegno, ma nessuno li aveva intercettati.

Dopo due giorni di ricerche a vuoto, ho quindi deciso di affidarmi ai miei canali social per chiedere un aiuto.


Di lì a breve ho compreso il perché del successo del programma Chi l’ha visto?
Una rete di supporto alle mie ricerche si è infatti diramata a una velocità sorprendente. Così, dopo qualche ora, è arrivato il messaggio che aspettavo:

 

“Ciao Pietro, siamo io e la mia ragazza la coppia che è salita sul monte Novegno domenica scorsa”.

 

Enrico e Katia. Ieri sera, da buoni veneti, ci siamo trovati al bar e, davanti a uno spritz, ho avuto modo di conoscerli e di ringraziarli insieme a Luigi che ci ha raggiunti al telefono da Arezzo. Colgo l’occasione per ringraziare anche chi mi ha aiutato nelle ricerche, dimostrando che i social network possono avere una dimensione "sociale" concreta.

 

Per saperne di più sulla trasformazione dei boschi italiani è di recente uscito SOTTOCORTECCIAUn viaggio tra i boschi che cambiano, il primo libro targato L'AltraMontagna.



l'autore
Pietro Lacasella

Antropologo e scrittore interessato ai contesti alpini. Nel 2020 inizia a curare il blog Alto-Rilievo / voci di montagna. Ha lavorato per il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. Ha riorganizzato e curato i contenuti della testata online del Club alpino italiano Lo Scarpone. Oggi collabora con Il Dolomiti curando il quotidiano online L’AltraMontagna. Ha pubblicato Sottocorteccia, un saggio-diario sull’emergenza bostrico scritto a quattro mani con Luigi Torreggiani. Ha curato Scivolone olimpico, un volume sulla vicenda della pista da bob in programma di realizzazione a Cortina.

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