Contenuto sponsorizzato
Attualità

Dai voli turistici in elicottero, al "lancio di Babbo Natale", fino alla sfilata di Ferrari. A Clusone in Val Seriana una giornata all'insegna dei combustibili fossili

Una manifestazione dedicata al Natale e ai motori, organizzata l'8 dicembre in Val Seriana, permette di interrogarsi sull'utilizzo di elicotteri e motori nell'industria turistica e dell'intrattenimento in montagna. Scegliere come divertirsi e modificare le proprie abitudini è un processo lungo, che richiede di rivedere alcune manifestazioni che chiamiamo “tradizioni” (come i rally o i voli turistici in elicottero). Questo cambiamento passa non solo attraverso i dati forniti dalla scienza, ma anche da un’evoluzione culturale

di
Michele Argenta
29 novembre | 19:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Nelle ultime settimane, l’argomento motori è entrato prepotentemente nella mia vita, nonostante cerchi di tenermene alla larga il più possibile. Prima con l’annullamento del MotoGP a Valencia, in seguito all’apocalisse di novembre, poi con le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture all’Eicma (e il mantra “le follie ideologiche da 'tutto elettrico' imposte dall'Europa”), l’approvazione della mototerapia negli ospedali, il nuovo codice della strada con l’introduzione delle “Città30” e la difficoltà di creare nuove piste ciclabili urbane, e infine una manifestazione montana dedicata ai motori a Clusone, in Val Seriana.

Proprio quest'ultimo evento, che prevede per la giornata dell’8 dicembre voli turistici in elicottero, una sfilata di Ferrari con un giro del paese inclusivo per le persone disabili e, verso il tardo pomeriggio, il lancio di Babbi Natale paracadutisti, è stato l’ultimo tassello di un mosaico che, visto da lontano, ci mostra come siamo ancora profondamente legati ai motori e, di conseguenza, ai combustibili fossili. Ma per vedere l’intero quadro, occorre fare un passo indietro.

 

 

Partire dalle cose facili

 

Le emissioni antropiche di gas serra stanno facendo aumentare le temperature globali, che a loro volta amplificano l’intensità e la frequenza degli eventi estremi (come le alluvioni in Romagna, l’evento di Valencia, le ondate di calore o le annate siccitose come nel 2022 e 2023). Per scongiurare scenari climatici difficilmente gestibili dalla società, il gruppo intergovernativo di scienziati dell’ONU sottolinea la necessità di ridurre rapidamente le emissioni.

Una delle argomentazioni più semplici potrebbe essere: “Eh, ma se non riusciamo a decarbonizzare l’industria, un volo in elicottero cosa vuoi che sia?”. È vero. Ci sono settori le cui emissioni sono difficilmente azzerabili con le tecnologie attuali e che, in gergo tecnico, vengono definiti hard-to-abate (difficili da abbattere), come l’industria del cemento, dell’acciaio, la chimica o il trasporto pesante.

Altri settori, al contrario, sono facilmente decarbonizzabili, come il riscaldamento degli edifici, il trasporto privato e la produzione di energia. L’industria del turismo e dell’intrattenimento rientra sicuramente in questa seconda categoria, rappresentando una quota di emissioni che potremmo evitare senza alcuna conseguenza negativa sul nostro stile di vita o sui servizi essenziali su cui si basa la nostra comunità.

 

La locandina dell'evento a Clusone

 

Quanto pesano i trasporti nelle emissioni

 

A livello globale, i trasporti rappresentano il 24% delle emissioni di CO2. Nello specifico:

  • Il trasporto privato incide per il 45%;
  • Il trasporto merci per il 29%;
  • La logistica per il 10%;
  • L’aviazione per l’11%.

Proprio le emissioni dell’aviazione, suddivise in un 60% di voli intercontinentali e un 40% di voli domestici, negli ultimi anni sono al centro di una discussione sull'utilizzo del volo in montagna a scopo ludico (come heliski, helibike, gite ai rifugi o voli panoramici).

La fragilità degli ambienti alpini e montani viene spesso trascurata per soddisfare desideri individuali, senza considerare che queste attività impattano direttamente sugli eventi estremi che già colpiscono, e continueranno a colpire, gli ambienti stessi.

Sorvolare per una giornata intera il Monte Castello a Clusone e poi recapitare dolciumi tramite elicottero avrà sicuramente un impatto trascurabile sul bilancio energetico del pianeta Terra nel suo complesso, ma da un punto di vista simbolico è uno schiaffo in faccia a chi, in questi mesi, ha perso la casa a causa di eventi estremi legati all’aumento delle temperature perché significa che, in fondo, non abbiamo imparato niente.

 

 

Scegliere liberamente come divertirsi

 

La manifestazione di Clusone ha un obiettivo dichiarato, far divertire le famiglie durante tutto il giorno, e uno non dichiarato, promuovere l’intrattenimento fossile rendendolo culturalmente accettabile. In un mondo dove la fisica dell’atmosfera è un dato di fatto e non un’ideologia, passare una giornata a bruciare benzina e nafta dovrebbe far storcere il naso a molti, specialmente a chi abita i territori montani e si trova in prima linea a gestire gli eventi estremi.

Scegliere come divertirsi e intrattenersi è un processo lungo, che richiede di rivedere alcune manifestazioni che chiamiamo “tradizioni” (come i rally o i voli turistici in elicottero). Questo cambiamento passa non solo attraverso dati concreti e nuove tecnologie, ma anche da un’evoluzione culturale. Salire su un elicottero per un sorvolo del Monte Polenta, quando nemmeno un mese fa eravamo incollati allo schermo per capire se il parcheggio di un centro commerciale a Valencia fosse davvero diventato un cimitero, evidenzia le continue contraddizioni in cui viviamo. L’educazione climatica e ambientale ha ancora molta strada da fare. Il primo passo, però, possiamo farlo noi, scegliendo di non salire sull'elicottero a Clusone.

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Attualità
| 22 gennaio | 19:45
A New Orleans si è verificata una tra le nevicate più importanti di sempre. "Il sistema climatico è complesso, non possiamo aspettarci che risponda in modo semplice e lineare. In un mondo sempre più caldo non è assurdo che si verifichino locali e temporanei eventi freddi con una frequenza addirittura più alta che in passato"
Attualità
| 22 gennaio | 18:00
La piana del Fucino, in Abruzzo, è uno dei principali poli spaziali europei. L'area è finita sotto i riflettori dei media perché ospiterà il centro di controllo del progetto "Iris2", una delle più importanti iniziative finanziate dall'Unione Europea per sviluppare una rete di satelliti dedicati a fornire connessioni internet sicure ai cittadini europei
Sport
| 22 gennaio | 13:00
Donato al Museo etnografico Dolomiti, è stato esposto dopo un’accurata ripulitura e manutenzione che lo ha portato all'originario splendore
Contenuto sponsorizzato