"Una finale noiosetta", Pietrangeli dopo il trionfo di Sinner: "Ha guadagnato più di due milioni, a me a Parigi hanno dato 150 dollari"
L'ex icona azzurra del tennis Nicola Pietrangeli: "Ognuno è stato bravo nella sua epoca, abbiamo giocato in tempi diversi soprattutto dal punto di vista economico: Sinner ha guadagnato più di due milioni di euro vincendo a Melbourne, a me per il successo di Parigi hanno dato 150 dollari. Adesso è così, beato lui: è il numero uno nel momento giusto"
TRENTO. "Una finale noiosetta, perché troppo sbilanciata. Oggi le partite di Sinner sono scontate". Questo il commento, dopo il secondo trionfo di fila Jannik Sinner all'Australian Open, dell'icona azzurra del tennis Nicola Pietrangeli che si è visto costretto a rinunciare al suo personale record.
Dopo la vittoria a Melbourne del campione di Sesto su Alexander Zverev (QUI ARTICOLO), Pietrangeli – che poteva vantare il bis al Roland Garros nel 1959 e nel 1960 – non è infatti più il tennista italiano che ha vinto più slam, con Sinner che a soli 23 anni ne ha già messi in bacheca tre, uno uno in più.
L'ex campione, in un'intervista concessa a la Repubblica, spiega come in questo momento Jannik Sinner sia "imbattibile" e come appunto la finale di ieri sia stata "noiosetta" in virtù di questa superiorità.
"Zverev, che ripeto è il numero due del mondo e non uno qualsiasi, non se n'è neanche accorto. Ha perso tre set a Zero, nettamente" osserva Pietrangeli, che sottolinea: "Oggi le partite di Sinner sono scontate, lui non sbaglia mai una giocata perché si diverte. Poi guadagna una valanga di soldi, è l'uomo più famoso d'Italia, è giovane, ricco, un bel ragazzo. Cosa volere di più?".
Pietrangeli torna poi sui record di Sinner "si vedrà alla fine della sua carriera quanti slam avrà vinto e quanti record avrà battuto" sottolineando con un pizzico d'orgoglio come uno sia però imbattibile: "Le mie 164 partite giocate in Coppa Davis, quello non si tocca".
Il pensiero dell'ex tennista vira poi sul fare paragoni tra tennisti di diverse epoche, spiegando come questo sia senza senso. "Ognuno è stato bravo nella sua epoca – dichiara – abbiamo giocato in tempi diversi soprattutto dal punto di vista economico. Sinner ha guadagnato più di due milioni di euro vincendo a Melbourne, a me per il successo di Parigi hanno dato 150 dollari. Adesso è così, beato lui: è il numero uno nel momento giusto".
"Ad ogni modo Jannik Sinner si merita tutto per come gioca e per come si comporta in campo e fuori e spero che la gente ora smetta di pensare che io ce l'abbia con lui: qualcuno ha detto che io rosicavo, ma figuriamoci" ha specificato Pietrangeli all'Ansa: "È incredibile con quale facilità riesca a vincere, in questo momento sta volando. Oggi nessuno al mondo può batterlo, al massimo può perdere lui se sta male. Non c'è trippa per gatti".