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Djokovic duro sul caso Sinner: "La maggior parte dei tennisti pensa ci sia stato favoritismo. Sembra che se sei un top player puoi influenzare il risultato"

Novak Djokovic: ''Sinner avrà una sospensione per tre mesi a causa di alcuni errori e della negligenza di alcuni membri del suo team, che però ancora lavorano nel tour. Anche questo è qualcosa che io personalmente e molti altri giocatori troviamo strano''. Daniil Medvedev: "Spero che tutti possano avere il medesimo trattamento

Di LA - 17 febbraio 2025 - 19:40

TRENTO. ''Sospensione Sinner? Ho parlato con diversi giocatori negli spogliatoi, non soltanto negli ultimi giorni ma anche nei mesi precedenti. La maggior parte di loro non è soddisfatta di come si è svolto l'intero processo e non ritengono sia giusto. Molti di loro credono che ci siano stati dei favoritismi". Così Novak Djokovic sull'accordo tra il numero uno del mondo azzurro e la Wada. Il campione serbo ha ribadito la posizione, dura e in parte già comunicata attraverso il comunicato della Ptpa di qualche giorno fa. "Sembra quasi che tu possa influenzare il risultato se sei un top player, e se hai accesso ai migliori avvocati e quanto di simile".

 

L'ex numero uno del ranking ha poi aggiunto che "Sinner e Swiatek sono innocenti, questo è stato dimostrato'', ma sottolinea anche alcune mancanze del sistema: ''Sinner avrà una sospensione per tre mesi a causa di alcuni errori e della negligenza di alcuni membri del suo team, che però ancora lavorano nel tour. Anche questo è qualcosa che io personalmente e molti altri giocatori troviamo strano''.

 

Il campione serbo prende poi a riferimento anche altri casi. ''Abbiamo visto i casi di Simona Halep, Tara Moore e altri giocatori forse meno conosciuti, che hanno avuto difficoltà per anni per risolvere i loro casi o che sono stati sospesi a lungo. Penso che sia giunto davvero il momento di fare qualcosa e affrontare il sistema perché è chiaro che così la struttura non funziona. Vedremo cosa accadrà nel prossimo futuro, se l'intero caso attirerà più attenzione e potrà far luce su altri casi di giocatori di livello inferiore".

 

A intervenire anche Daniil Medvedev, impegnato nel torneo di Doha. Il caso Clostebol "è un argomento su cui si potrebbe discutere per ore. E' un argomento politico, per cui tutti hanno un opinione. Non voglio dire molto a riguardo, ma spero che nelle prossime occasioni possa succedere lo stesso. Magari la Wada può cominciare una trattativa con i giocatori, se ti vogliono dare due anni di squalifica, puoi rispondere che vorresti soltanto un mese. Spero che tutti possano avere il medesimo trattamento, che questo di Sinner rappresenti un precedente e che tutti possano fare lo stesso. Altrimenti rischia di diventare una situazione strana. Quindi spero che tutti si possano difendere al meglio".

 

Il russo ha mostrato qualche dubbio sulle modalità con cui Sinner e la Wada sono arrivati all'accordo: "Ovviamente di mezzo ci sono gli avvocati, non è di certo Jannik che ha parlato con i responsabili della Wada. Ovvio che avere i migliori avvocati è un vantaggio, ma questo non riguarda soltanto il mondo del tennis. Mi auguro che tutti abbiano il diritto di essere rappresentati al meglio. E' l’unica cosa che mi auguro perché se fosse permesso soltanto a lui sarebbe un brutto segnale. Invece potrebbe essere positivo nel momento in cui crea un precedente per tutti", conclude Medvedev.

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