Mattia, il 12enne che ha ricevuto la borraccia da Pogacar durante la tappa: "Il regalo più bello mia vita. Quando il Tour passerà per l'Emilia proverò a farmela autografare"
Il giovane ciclista di Cassola era sulle pendici del Grappa per ammirare il suo idolo e, quando gli è passato a fianco, ha avuto la prontezza di riflessi e il coraggio di chiedergli la borraccia. E lo sloveno non ci ha pensato su due volte. Il video ha già fatto il giro del mondo e il fuoriclasse di Komenda è sempre più un idolo
CASSOLA. Coraggio, prontezza di riflessi e determinazione. Sì, perché quella era un'occasione da lasciarsi scappare. Se non unica, poco ci mancava.
Da qualche il giorno il video che lo ritrae nel ruolo di co - protagonista sta facendo il giro del mondo: da una parte c'è Tadej Pogacar uno dei ciclisti più forti del mondo, destinato ad entrare per sempre nella leggenda delle due ruote (se non c'è già), dall'altra Mattia, 12enne di Cassola, giovane ciclista del Cycle Team 2000 Cassola, salito sulle pendici del Grappa per vedere da vicino i propri idoli.
Uno su tutti, proprio Tadej Pogacar. E, allora, quando l'ha visto arrivare in maglia rosa, da solo, Mattia - che di borracce ne ha già collezionate tantissime, circa 400 - non ci ha pensato su due volte: ha affiancato il fuoriclasse sloveno e gli ha detto, semplicemente, "Tadej, la borraccia", giocandosi un "all in".
E lo sloveno, dominatore del Giro d'Italia e in fuga verso la sesta vittoria di tappa cosa ha fatto? Semplice: ha ricevuto la borraccia dal massaggiatore, appostato a breve distanza e poi, contestualmente, l'ha passata a Mattia, che l'ha ricevuta e si è bloccato di colpo, con un sorriso a 36 denti e l'incredulità di chi sì, ce l'aveva fatta.
"Ho provato tanta emozione - ha raccontato Mattia a Tva Vicenza -. E' il mio idolo. E' il regalo più bello che abbia mai ricevuto. Pogacar me lo sogno di notte".
La sua collezione conta quasi 400 pezzi, ma papà Simone e mamma Barbara hanno già ordinato una teca speciale per conservare la reliquia più pregiata.più pregiato. E, a giugno, quando il Tour de France attraverserà l'Emilia in occasione della frazione dedicata Marco Pantani, Mattia sarà lì con un altro obiettivo. Farsi autografare la borraccia.
Conoscendo Pogacar, che dopo l'arrivo ha detto che gli è venuto naturale compiere quel gesto perché, se da giovane avesse compiuto un gesto simile, poi si sarebbe certamente messo a piangere per la felicità, la firma ci sarà eccome.