Schiantata l'Australia! L'Italia è sul tetto del mondo! Sinner mostruoso trascina gli azzurri alla conquista della Coppa Davis
Arnoldi vince il singolare e poi ci pensa l'altoatesino, destinato ad un futuro da numero al mondo, a chiudere i conti. Più forte della stanchezza, delle pressioni e di qualsiasi cosa: signore e signori, il fenomeno vero è italiano
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MALAGA. Jannik Sinner è un alieno, venuto dal pianeta tennis per sparigliare le carte ed è destinato a dominare questo sport per almeno un decennio. E' lui a prendere per mano i "fratellini" azzurri e condurli verso l'Eldorado, a conquistare la seconda Coppa Davis della storia dopo quella vinta da Panatta e soci nel 1976 in Cile.
L'Australia è stata letteralmente schiantata in un pomeriggio: prima Arnaldi ha dimostrato di essere giovane, talentuoso e in rampa di lancio, capace di gettarsi alle spalle la sconfitta nel quarto di finale contro l'Olanda e ha superato Popyrin dopo una lunga e combattuta battaglia.
Poi è entrato in campo l'erede al trono di Nole Djokovic che, più forte della stanchezza (già quattro match da giovedì ad oggi alle spalle), della pressione, di qualsiasi cosa, ha schiantato il numero 12 al mondo de Minaur con la facilità di chi è ormai di un altro pianeta. E, aspetto tutt'altro che trascurabile, da campione assoluto ha preparato la sfida da strafavorito con la stessa concentrazione di come si prepara la "gara della vita".
De Minaur spinge forte e tiene il servizio, ma prontissima arriva la risposta di Sinner che risponde da par suo, pur con un paio d'errori di troppo. La prima svolta del match arriva già nel terzo game: l'altoatesino alza leggermente i giri del motore e costringe l'australiano agli straordinari: il rovescio del numero 12 al mondo finisce in rete ed è break: 3-1 Italia. de Minaur tiene il servizio (3-2), ma sulla battuta del fuoriclasse che tutto il mondo c'invidia non c'è storia. Fantascientifico il punto del 40-0: rincorsa dopo il lob dell'avversario e dritto in uscita all'incrocio delle righe: 4-2.
L'aussie tiene la battuta, poi mette un po' d'apprensione ai tifosi azzurri: Sinner va sotto 0-30 e poi 30-40 ma, niente paura, perché al 22enne di Sesto basta accelerare un po' per chiudere il game: 5-3.
Mai giocare con il fuoco, perché il rischio di scottarsi è elevatissimo e de Minaur lo capisce a proprio spese: l'oceanico va a servire, si becca tre punti uno dietro l'altro, annulla il primo set point, ma poi Sinner lo manda a destra e sinistra prima di chiudere con lo smash.
Si riparte come ci si sera lasciati: Sinner tiene subito il servizio nonostante l'australiano spinga a fondo (1-0). Jannik dai capelli rossi ha gran fretta di chiudere: subito arriva il break (2-0), seguito da un turno al servizio senza troppi patemi (3-0). In campo c'è solamente l'azzurro che strappa ancora la battuta all'avversario (4-0), tiene il servizio (5-0) e poi siamo sul tetto del mondo!
La Coppa Davis è nostra! E, subito dopo aver chiuso il match, Sinner saluta gli avversari, abbraccia Berrettini che lo guarda negli occhi e gli dice "grazie".
E a Malaga risuonano le note di Rino Gaetano perché sì, "Il cielo è sempre più blu".