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False prime case per ottenere benefici fiscali, la Finanza scopre 130 falsi residenti: decisiva l'analisi dei consumi di acqua, luce e gas

Si tratta, nel dettaglio, di oltre 130 persone fisiche che hanno “fittiziamente” stabilito la loro residenza nei comuni del Bellunese fruendo, indebitamente, dei benefici fiscali connessi all’acquisto della prima casa, nonché di circa 20 aziende, attive, tra l’altro, nei settori turistico-alberghiero e dell’occhialeria, che hanno omesso il versamento dell’Imu dovuta

Di G.Fin - 13 febbraio 2025 - 10:53

BELLUNO. Finti residenti per sfruttare i benefici fiscali connessi all'acquisto della prima casa ma anche decine di aziende che hanno omesso di versare l'Imu.

 

La Guardia di Finanza ha scoperto un vasto giro di evasione ed elusione fiscale nel settore turistico-immobiliare, individuando 150 soggetti – tra privati e aziende – che dal 2019 al 2023 hanno sottratto al fisco una base imponibile di 120 milioni di euro relativa all’Imu (Imposta Municipale Unica). Inoltre, è emerso un ulteriore importo evaso di oltre 550 mila euro ai fini dell’imposta di registro e dell’imposta sostitutiva.

 

Si tratta, nel dettaglio, di oltre 130 persone fisiche che hanno “fittiziamente” stabilito la loro residenza nei comuni del Bellunese fruendo, indebitamente, dei benefici fiscali connessi all’acquisto della prima casa, nonché di circa 20 aziende, attive, tra l’altro, nei settori turistico-alberghiero e dell’occhialeria, che hanno omesso il versamento dell’Imu dovuta.

 

L'operazione è stata condotta attraverso controlli mirati, l'analisi delle banche dati e una ricostruzione dettagliata della composizione dei nuclei familiari e del loro reale radicamento sul territorio.

 

Decisiva è stata l’analisi dei consumi di acqua, luce e gas delle abitazioni coinvolte: in molti casi, i dati hanno mostrato livelli di consumo estremamente bassi e concentrati solo in alcuni periodi dell’anno, segnale evidente che si trattava di seconde case e non di abitazioni principali, come invece dichiarato per ottenere l’esenzione dall’Imu.

 

Al termine degli accertamenti la Guardia di Finanza ha poi proceduto al recupero a tassazione dell’Imu non versata per un importo complessivo di circa 800 mila euro di cui oltre 220 mila euro già accertata dai competenti Enti Locali, nonché dell’imposta di registro e dell’imposta sostitutiva correlate all’acquisto della prima casa, per un complessivo di 50 mila euro.

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