A Hospitality la sala colazioni inclusiva per un nuovo modo di accogliere: "Il progetto indaga anche gli aspetti sensoriali, culturali e alimentari
Da "Startup for Hospitality" agli eventi formativi: ampio spazio ai temi dell'accessibilità e dell'inclusività nel settore Ho.Re.Ca, con focus su soluzioni innovative e concrete. Il progetto "Di ognuno" è sviluppato da Fierecongressi con Village for all – V4A e Lombardini22
RIVA DEL GARDA. La fiera Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza rinnova il proprio impegno per un’ospitalità inclusiva e accessibile con la seconda edizione di "Di ognuno", il progetto pluriennale sviluppato da Riva del Garda Fierecongressi in collaborazione con Lombardini22 e Village for all - V4A.
Dopo la reception della scorsa edizione, quest’anno l’area esperienziale esplora un momento essenziale, centrale e condiviso: la colazione. La Sala colazioni inclusiva vuole dimostrare come una progettazione attenta possa trasformare le esigenze di accessibilità in abilità spaziale.
"Il progetto indaga l’inclusività in ogni dettaglio e da tutte le angolazioni, considerando non solo gli aspetti fisici di ogni persona, ospite o professionista dell’ospitalità, ma anche quelli sensoriali, culturali e alimentari", commenta Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi. "Con 'Di ognuno' vogliamo dimostrare che è possibile progettare spazi che siano non solo esteticamente belli e funzionali, ma anche autenticamente inclusivi, in grado di creare valore, sia sociale che economico".
Posta al centro del Padiglione C2, l’area offre spunti di riflessione e soluzioni concrete, mostrando come sia possibile progettare un ambiente capace di superare le barriere architettoniche grazie a percorsi accessibili, tavoli regolabili in altezza, segnaletica chiara e leggibile. Senza dimenticare come favorire l’inclusione sensoriale, con un’acustica bilanciata e un’illuminazione studiata per rispondere a sensibilità diverse e creare un’atmosfera accogliente e rilassante.
"Di ognuno" offre suggerimenti pratici anche su come soddisfare le diverse esigenze alimentari, considerano intolleranze, allergie e preferenze etiche o personali. “Siamo orgogliosi di continuare a proporre format innovativi, accessibili e confortevoli attraverso l’applicazione dei principi dell’Universal Design al settore dell’accoglienza, dall’ambito fieristico, passando per l’hospitality e per tutte le strutture ricettive", dice Cristian Catania, head of Universal design in Lombardini22. "Dimostrare che tutti gli spazi possono essere progettati per essere accoglienti e fruibili da ognuno è fondamentale nello sviluppo di ogni nostro progetto. Vogliamo offrire soluzioni pratiche che siano di ispirazione agli operatori dell’industria dell’ospitalità per allargare il proprio potenziale bacino di utenza”.
Lo spazio è suddiviso in due aree che rappresentano il comfort e il discomfort, guidando i visitatori attraverso un confronto diretto tra situazioni di disagio e spazi confortevoli. La progettazione dell’area è stata studiata tenendo in considerazione i principi Esg sia nell’uso, anche con il riutilizzo di componenti dello stand dello scorso anno per ottimizzare le risorse, ridurne il consumo e valorizzarle nel tempo, che nella scelta dei materiali.
A questo si aggiunge un approccio neuroscientifico per migliorare la percezione del benessere negli spazi con un’efficace disposizione di elementi, flussi ed experience design, con soluzioni che tengono conto dei desideri e dei bisogni di ognuno e l’inserimento di attivatori sensoriali quali Lighting Design, Olfactive Design e Acoustic Design.
“Ospitalità accessibile non significa solo offrire camere per persone con esigenze di accessibilità, ma deve abbracciare tutti i servizi a disposizione degli ospiti. Momenti conviviali come la colazione sono fondamentali e devono essere accessibili a tutti: migliorare la qualità dell’esperienza rappresenta sia un dovere etico, che un’opportunità economica", conclude Roberto Vitali, amministratore e cofondatore di Village for all - V4A.