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Viaggio dentro il museo degli Alpini (VIDEO): "Una sede moderna e legata alla tradizione. Un percorso attraverso la storia della comunità''

Il museo costruito nel 1958 sui resti di una vecchia polveriera austriaca è stato ampliato con due aggiunte nel 1963 e nel 1994. L'intervento si è reso necessario in quanto la sede museale non risultava più sufficiente ad accogliere i reperti sulla storia del corpo degli alpini che sono stati raccolti nel tempo. I lavori hanno permesso di aumentare da 290 a 1.400 metri quadri la superficie espositiva della storica sede

Di Marco Todarello - 21 dicembre 2021 - 17:38

TRENTO. "Un museo moderno e legato alla tradizione alpina". Così Paolo Frizzi, presidente dell'Associazione nazionale alpini di Trento, sul polo riqualificato e riaperto al pubblico a inizio novembre. "Un percorso attraverso la storia delle truppe e della comunità trentina".

 

Il museo costruito nel 1958 sui resti di una vecchia polveriera austriaca è stato ampliato con due aggiunte nel 1963 e nel 1994. L'intervento si è reso necessario in quanto la sede museale non risultava più sufficiente ad accogliere i reperti sulla storia del corpo degli alpini che sono stati raccolti nel tempo.

 

Il progetto mantiene inalterato il manufatto storico – sacrario – elimina le aggiunte che si erano succedute nel tempo e prevede la realizzazione di nuovi volumi perimetrali mantenendo un camminamento a cielo aperto tra il sacrario e le nuove superfici destinate a sale espositive e spazi di servizio al museo.

 

L’operazione ha coinvolto l’Associazione nazionale alpini e il Comando truppe alpine, con il fondamentale sostegno della Provincia e del Comune di Trento. Il museo, offre un viaggio nell’universo degli alpini – che nel 2022 celebreranno il 150 anniversario di costituzione del corpo, presentando in rassegna cimeli e documenti in modo moderno e multimediale.

 

I lavori hanno permesso di aumentare da 290 a 1.400 metri quadri la superficie espositiva della storica sede, collocata sul Doss Trento, la collina sulla riva destra dell’Adige che ospita anche il Mausoleo di Cesare Battisti, alpino medaglia d’Oro della Grande Guerra. "Un museo per spiegare cosa vuol dire aver fatto l'alpino. Gli spazi verranno poi implementati nella parte tecnologica con le audio-guide", conclude Frizzi. 

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