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Si rinnova la flotta del nucleo elicotteri della Pat: ''Due sono caduti e gli altri iniziano a essere vecchi: 4 nuovi mezzi per mantenere gli alti standard di efficienza''

Il nucleo provinciale rappresenta un servizio fondamentale e importantissimo per la comunità, un fiore all'occhiello del Trentino anche per gli elevatissimi standard di qualità e di professionalità ma gli elicotteri iniziano a presentare il conto dell'età e dell'alto utilizzo dei mezzi per gli interventi quotidiani. De Col: "Un investimento da circa 26 milioni per rinnovare la flotta''

Di Luca Andreazza - 30 ottobre 2021 - 06:01

TRENTO. L'obiettivo è quello di rinnovare completamente la flotta elicotteri in dotazione al Nucleo provinciale di Trento: un investimento da circa 26 milioni per quattro mezzi. "Se gli iter non subiscono intoppi particolari, l'intenzione è quella di chiudere la partita entro metà del prossimo anno". Conferma Raffaele De Col, dirigente generale del Dipartimento di Protezione civile del Trentino. "C'è l'esigenza di rinnovare la flotta". 

 

Il nucleo provinciale rappresenta un servizio fondamentale e importantissimo per la comunità, un fiore all'occhiello del Trentino anche per gli elevatissimi standard di qualità e di professionalità ma gli elicotteri iniziano a presentare il conto dell'età e dell'alto utilizzo dei mezzi per gli interventi quotidiani, chiamati in attività in quasi qualunque condizione meteo, in quota e pure di notte attraverso il ricorso dei visori notturni. 

 

C'è l'elicottero andato in white out e precipitato al suolo in val Nambino ormai 4 anni fa. Più recentemente, fine settembre, un'eliambulanza, con a bordo un paziente, ha perso un portellone, ritrovato tra gli alberi dell'Alpe Cimbra, mentre a inizio luglio un mezzo da lavoro è precipitato a Trento sud a causa di un guasto meccanico: solo il sangue freddo e la prontezza di riflessi del pilota avevano permesso di parlare di tragedia sfiorata e di manovrare il mezzo in emergenza in spazi ristretti evitando edifici, capannoni e strade fino a schiantarsi a terra senza coinvolgere persone.  

 

Due elicotteri precipitati e gli altri che richiedono le necessarie manutenzioni e riparazioni programmate o straordinarie rendono il Dauphin indispensabile, tanto che spesso viene chiamato agli straordinari. E così si valuta la concreta possibilità di rinnovare praticamente in toto il parco mezzi. "Il bando per l'aggiunta di due nuovi elicotteri per gli interventi di tipo sanitario vede ora l’esame da parte della commissione aggiudicatrice dell’offerta che è stata presentata nei mesi scorsi".

 

Poi ci sono quelli in affitto. "Sono in corso gli approfondimenti per il noleggio di due mezzi, uno di tipo sanitario per sostituire quello caduto a Nambino e un altro da lavoro per sopperire all'Ecureuil caduto a Trento. Gli elicotteri iniziano a essere un po' datati e c'è l'intenzione concreta di rinnovare la dotazione tecnica per mantenere l'importante livello raggiunto sul territorio trentino".

 

Il prossimo anno quindi dovrebbero essere 4 gli elicotteri di proprietà della Provincia di Trento. "Due nuovi sanitari da 20 milioni e altrettanti da lavoro per 6 milioni: un investimento da 26 milioni. Si scende a circa 20 milioni tra permute e assicurazioni. Se non ci sono intoppi tra bandi e iter, l'obiettivo è quello di arrivare a metà 2022 con tutto rinnovato, più uno già a disposizione per 5 mezzi totali".

 

La flotta a regime è, infatti, di 5 mezzi tra quelli di proprietà e quelli noleggiati. "Attualmente siamo aspettiamo di ricevere un paio di elicotteri in affitto, attesi per la prossima settimana. In questo momento sono 3 quelli operativi: due sanitari, di cui uno generalmente tenuto a terra e che decolla solo in caso di emergenza, e uno da lavoro. Non ci sono particolari problemi, le attività sono garantite e capillari per rispondere a tutte le esigenze che si presentano in Trentino", conclude De Col.

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