Il basket italiano fa il punto al Festival dello sport: Sulla capienza dei palazzetti al 60% non siamo pienamente soddisfatti, ma capiamo che è un percorso progressivo''
Il presidente di Lega bakset: "Siamo riusciti a ripartire: la pallacanestro vive di mecenatismo proprietà diffuse, il futuro è roseo''. La guardia di Aquila Basket, Diego Flaccadori: "Nel pubblico troviamo energia, anche quando si gioca fuori casa. Senza è una situazione veramente strana"
TRENTO. Il presente e il futuro del basket italiano sono stati al centro, al Festival dello Sport, di un dibattito tra il presidente della Lega, Umberto Gandini, l’allenatore di Brindisi, Francesco Vitucci e due grandi giocatori, Diego Flaccadori, guardia dell’Aquila Basket e Giuseppe Poeta, playmaker della Guerino Vanoli.
“A causa della pandemia veniamo da 18 mesi molto difficili – ha detto Gandini – ma grazie agli sforzi delle società e dei giocatori, siamo riusciti a ripartire e oggi possiamo dire che il futuro è sicuramente più roseo di quello che ci aspettavamo. La pallacanestro italiana vive di mecenatismo, ma anche di proprietà diffuse, come Treviso o Trento e questo è sicuramente importante. Sulla capienza dei palazzetti, portata al 60%, non siamo pienamente soddisfatti, ma capiamo che si tratta di un percorso progressivo e visto che la situazione sanitaria è in continuo miglioramento chiederemo ulteriori aperture”.
Un lungo periodo complicato, anche per lo sport, a causa dell'emergenza Covid. "E’ un mondo molto variegato il nostro – ha aggiunto coach Vitucci – e abbiamo bisogno di tante cose per andare tutti nella stessa direzione. L’importante è capire che le esigenze sono comuni, sia per i grandi club che per quelli più piccoli. E’ stato davvero strano giocare senza pubblico, c’era un’atmosfera completamente diversa, ma i giocatori sono molto bravi ad adattarsi”.
C'è grande attesa per l'aumento della capienza. "Giocare con il pubblico, con la spinta dei tifosi è assolutamente fondamentale, per noi è più competitivo. Adesso vediamo la luce fuori dal tunnel e le società cominciano a progettare il futuro, con l’arrivo di grandi campioni e di ottimi allenatori, che hanno fatto salire di livello il nostro campionato”, ha spiegato Beppe Poeta mentre Flaccadori ha concluso: "Nel pubblico troviamo energia, anche quando si gioca fuori casa. Senza è una situazione veramente strana”.
Parlando dell’esperienza in Germania, Flaccadori, tornato a Trento, ha evidenziato come sia stata una sfida che lo ha messo a confronto con giocatori di ottimo livello, con una grande competizione che stimola la crescita. Infine un complimento a Poeta con cui ha giocato proprio a Trento. “Lui per me è stato sempre una guida e un esempio”.