Festival dello sport, gli uomini jet protagonisti a Trento, Kilde (VIDEO): ''Quando ti infortuni che ci puoi fare? Puoi piangere o lottare"
Il campione di sci Aleksander Kilde, vincitore di una Coppa del Mondo generale e di una Coppa del Mondo di supergigante, è arrivato a Trento in occasione del Festival dello Sport organizzato da Gazzetta e Trentino Marketing
TRENTO. L’obiettivo è identico per il 29enne norvegese Aleksander Aamodt Kilde e per il 32enne altoatesino della Val d’Ultimo Dominik Paris: vincere una medaglia alle Olimpiadi invernali del prossimo febbraio a Pechino.
Il campione di sci Aleksander Kilde, vincitore di una Coppa del Mondo generale e di una Coppa del Mondo di supergigante, è arrivato a Trento in occasione del Festival dello Sport organizzato da Gazzetta e Trentino Marketing. Il norvegese, dopo una stagione finita proprio sul più bello per via di un infortunio al ginocchio, ora è pronto per tornare a gareggiare. "Quando ti infortuni che ci puoi fare? Puoi piangere o lottare, e questo è ciò che ho cercato di tenere a mente". Le parole di Aleksander Kilde.
La medaglia olimpica è il sogno di tutti gli atleti, ma non sarà facile, perché sono in tanti gli uomini jet in grado di giocarsi il podio in una gara che si risolve sul filo dei centesimi, ma pure perché per qualificarsi bisogna portare a casa comunque un’ottima stagione in Coppa del Mondo, che inizierà il 23 novembre a Lake Louise (Canada), anche se il loro palmares li vede sicuramente invitati d’obbligo: per Kilde la vittoria della Coppa del Mondo assoluta nel 2020 e la coppa di superG nel 2016, per Paris un oro mondiale in superG ad Aare 2019, un argento ai mondiali di Schladming 2013, nonché la coppetta di cristallo di superG nel 2019.
Il norvegese, che in inverno si allena spesso sulla Paganella (training center alpino della nazionale scandinava) invece deve ancora provare a forzare sugli sci: “Il recupero procede secondo copione – evidenzia Kilde – il prossimo passo sarà provare scorrevolezza e sensazioni sugli sci. Sono fiducioso, anche se non sarà facile essere subito competitivo”.
Alla domanda su come gestiscono la paura in gara, quando spesso superano i 150 chilometri orari, entrambi hanno risposto in maniera simile: “Usciti dal cancelletto si pensa alla gioia di fare un risultato importante dopo aver tagliato il traguardo, cercando di trovare velocità e intensità, senza commettere errori", spiega il norvegese, mentre Paris aggiunge: “La concentrazione è sempre sulla pista e su come affrontarla nel migliore dei modi. Non c’è spazio per altri pensieri quando si è in gara”.