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A Trento le farmacie comunali abbassano i prezzi degli assorbenti e a Bolzano si vota contro la 'period poverty', Ianeselli: “Tra le discriminazioni anche quella fiscale”

La tassazione sui prodotti d'igiene femminile è da tempo al centro di numerose discussioni: a Trento e Bolzano si lavora per abbattere la Tampon Tax, riducendo rispettivamente il costo degli assorbenti nelle farmacie comunali e con una mozione portata in Consiglio in Alto Adige dal Pd

Di Filippo Schwachtje - 09 giugno 2021 - 17:37

TRENTO. “Tra le discriminazioni di genere, c'è anche quella fiscale”. Inizia così l'intervento sui social del sindaco di Trento Franco Ianeselli nel quale il primo cittadino del capoluogo annuncia che nelle farmacie comunali trentine i prezzi degli assorbenti saranno abbassati “di una cifra equivalente all'Iva”. A Bolzano intanto, in Consiglio provinciale, è stata approvata oggi, 9 giugno, la mozione presentata dal consigliere Pd Sandro Repetto per: “Invitare il parlamento e il governo a ridurre quanto prima la tassazione sui prodotti per l'igiene femminile dall'attuale 22% al 4%”.

 

Senza parlare di una 'discriminazione fiscale', sottolinea il sindaco di Trento: “E' difficile spiegare l'Iva al 22% sugli assorbenti, manco fossero un bene di lusso o superfluo”. Ecco quindi che, per colmare il gap, le farmacie comunali trentine: “Hanno deciso di sanare questa disparità abbassando il prezzo degli assorbenti di una cifra equivalente all'Iva, in attesa che lo Stato provveda a ridurre l'aliquota e a considerare gli assorbenti beni di prima necessità come succede già in molti paesi europei: la tampon tax penalizza le donne”.

 

Il tema, da tempo al centro di numerose discussioni in Italia e all'estero, è stato toccato anche in Consiglio provinciale a Bolzano, dove il consigliere Pd Sandro Repetto ha presentato una mozione (passata con 30 voti favorevoli e due astenuti) per invitare ufficialmente: “Il parlamento e il governo a ridurre l'Iva sui prodotti per l'igiene femminile”. “La nostra campagna per sensibilizzare il Consiglio provinciale e la società tutta sulla 'period poverty' – dice Repetto – e sull'abbassamento dell'Iva per i prodotti legati al ciclo mestruale ha ottenuto oggi un grande successo”.

 

Come riportato nella mozione (firmata anche da Jasmin Ladurner, Brigitte Foppa, Magdalena Amhof, Maria Elisabeth Rieder), l'Iva applicata in Italia sui prodotti igienici femminili essenziali (assorbenti interni, esterni e coppette mestruali) è pari al 22% e si stima che ogni mese circa 21 milioni di donne acquistino un totale di circa 2,6 miliardi di prodotti: il totale annuo, calcolando il prezzo medio di 4 euro a confezione, è di circa 126 euro per donna, di cui quasi 23 di Iva. In Francia l'aliquota sugli assorbenti è al 5,5%, in Spagna del 4%, in Belgio del 6% mentre in Irlanda, Regno Unito, Canada e Australia è stata addirittura abolita. Tra i vari punti toccati nella mozione passata oggi in aula, il fenomeno della “period poverty”, ovvero dell'impossibilità per alcune donne di potersi permettere i dispositivi igienico-sanitari adeguati per superare il ciclo mestruale in modo agevole e igienico. “E' necessario che anche la nostra Provincia – ribadisce Repetto – e il nostro Paese riconoscano come beni primari i beni igienici femminili, affrontando le tematiche legate alla period poverty e riconoscendone le relative agevolazioni fiscali”.

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