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Assessora e tecnici della Pat tornano (finalmente) a fare informazione. Ad Ala una serata dedicata al lupo

Se non è la prima serata pubblica sul tema, cui partecipano figure istituzionali della (ormai non più nuova) giunta, poco ci manca. L'assessora ha, infatti, annullato le serate sul report "Grandi carnivori", organizzata solitamente al Muse, e dai territori sono praticamente scomparsi gli eventi di informazione alla cittadinanza sul tema grandi carnivori. Aprone: "Finalmente sentiamo cosa hanno da dire"

Di Luca Andreazza - 05 novembre 2019 - 05:01

ALA. Il titolo della serata è "Lupo: problema e risorsa?" e la notizia è che, finalmente, sono previsti gli interventi dei tecnici della Provincia per illustrare il fenomeno in generale, ma anche la situazione sul territorio comunale e in cartellone è prevista anche la presenza dell'assessora Giulia Zanotelli. E se non è la prima serata pubblica sul tema, cui partecipano figure istituzionali della (ormai non più nuova) giunta, poco ci manca. L'assessora ha, infatti, annullato le serate sul report "Grandi carnivori", organizzata solitamente al Muse, e dai territori sono praticamente scomparsi gli eventi di informazione alla cittadinanza sul tema grandi carnivori

 
Il tutto a fronte di una campagna elettorale costruita (anche) intorno alla gestione di orsi e lupi, la Provincia in salsa leghista non ha portato grandi risultati. E curiosità, l'amministrazione provinciale ritorna proprio lì dove tutto, più o meno, è partito nell'azione di governo per contrastare i grandi carnivori. All'indomani della predazione di alcune pecore da parte del lupo, si erano, infatti, intensificati i proclami, le convocazioni da parte di Fugatti e Zanotelli del comitato di ordine pubblico e il successivo effetto boomerang a livello nazionale (Qui articolo). E ancora il coinvolgimento della polizia locale, un'azione ben presto finito nel cassetto. In linea generale la Lega ha mostrato poche idee e ben confuse in materia lupi (Qui articolo).

 

Non è andata tanto meglio con gli orsi e basta ricordare la vicenda M49, lentamente sparito dalle preoccupazioni leghiste dopo la fuga dal Casteller. L'ultimo "colpo", se così si può dire, nel mezzo della querelle legata a M49-Papillon è stata la manifestazione di Coldiretti spalla a spalla con la Provincia (Qui articolo). Ma se la Lega d'opposizione interrogava e interveniva in ogni occasione utile per criticare la gestione della giunta Rossi, piano piano orsi e lupi sono usciti dai radar

 

Una serata che viene organizzata dal Comune (la serata è fissata per mercoledì 6 novembre alle 20.30 all'auditorium della Cassa Rurale Vallagarina in via della Roggia ad Ala) e dalla Provincia dopo che Francesca Aprone, segretaria del Patt di Ala, ha presentato una mozione proprio per prevedere un appuntamento aperto alla popolazione. "Si parte dal contesto generale - spiega l'esponente delle Stelle alpine - per scendere nel particolare, un report sulla situazione della Vallagarina. Un approccio a cavallo tra comunicazione istituzionale e tecnica per uscire dalla propaganda leghista".

 

Non ci sarebbe nemmeno una programmazione di recinti sperimentali. "E' tutto fermo - spiega Aprone - tanto che il comune di Ala ha voluto contribuire in via diretta con fondi propri all'ampliamento di un recinto sperimentale realizzato dalla precedente amministrazione sul territorio di competenza". Nel caso alense, l'amministrazione è effettivamente intervenuta per un importo di 2 mila euro  (Delibera n. 103 del 11/06/2019) per la posa di una recinzione anti-lupo nel pascolo di malga Boldera. "Attività che funzionano - evidenzia - tanto che si prevede di allargare l'opera".

 

Una serata che cerca di rispondere a domande quali la consistenza dei branchi e dove si stanziano, ma anche per informare allevatori e cittadini sulle contromisure da adottare per proteggere il bestiame da eventuali predazioni. "Tutta la cittadinanza è ovviamente invitata - prosegue Aprone - il Comune per impegno dell'assessore Gatti ha mandato degli inviti mirati alle associazioni alensi che maggiormente frequentano la montagna e in particolare la Lessinia: gli allevatori, l'associazione cacciatori, i fotoamatori Naturala, la sezione Sat e il gruppo micologico Orben. Un'occasione per far conoscere il lupo che è un problema per gli allevatori, ma anche un'opportunità".

 

Conoscere il lupo per gestirlo. "E' un diritto - aggiunge la segretaria del Patt di Ala - ma anche un dovere mettere in luce le criticità, così come quanto la Provincia può fare per agevolare gli allevatori a trovare un punto di equilibrio tra antropizzazione e presenza di questo animale. E' fondamentale diffondere le conoscenze scientifiche e non cavalcare le paure per derubricare tutto a problema di ordine pubblico per la sicurezza: quest'ultimo è solo un modo per distogliere l'attenzione".

 

Tanto che nel vicino Veneto, gli amministratori hanno, sì, sottolineato la preoccupazione delle rispettive comunità, soprattutto quella dei residenti nelle zone più isolate, ma hanno evidenziato anche che non si registrano casi documentati di aggressione o uccisione di persone da parte del predatore.

 

In Veneto si punta sull'esigenza e sull'impegno a proseguire e rafforzare le iniziative di prevenzione a tutela del settore zootecnico e di corretta informazione alla popolazione con un approccio finalizzato ad assicurare un supporto diretto al singolo interessato, in stretto raccordo con la Regione del Veneto e le associazioni di categoria (Qui articolo).

 

E se la situazione tra consistenza degli esemplari e danni è simile a quella in Trentino, la differenza di statuto ordinario-autonomo e disponibilità di risorse e competenze c'è, come quella di vedute è abbastanza evidente. Qui un vertice simile aveva stabilito invece che ci sarebbe pericolo per la pubblica incolumità.

 

"La serata - conclude Aprone - fornisce dati scientifici. Ma la Provincia dovrebbe utilizzare gli strumenti legislativi in capo alla nostra autonomia, come recentemente confermato anche dalla corte costituzionale. La bandiera delle ronde è venuta presto meno e l'assessore Mirko Bisesti ha detto che 'i trentini sanno quello che l'amministrazione provinciale sta facendo'. Peccato che queste azioni di governo non siano tanto chiare ma ora hanno l'opportunità di spiegarlo meglio".

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