Una Pittima minore si aggira lungo il lago, l'esperto: ''Un evento rarissimo, non spaventatela''
Decine e decine tra birdwatcher e fotografi naturalisti sono arrivati sulle rive del lago di Garda trentino. Un evento eccezionale, soprattutto se si consultano i dati dell'Atlante degli Uccelli nidificanti e svernanti in provincia di Trento. Karol Tabarelli de Fatis: "E' il secondo avvistamento recente, il primo documentato con foto"
RIVA DEL GARDA. Decine e decine tra birdwatcher e fotografi naturalisti sono arrivati sulle rive del lago di Garda trentino. Il motivo? Immortalare una vera e propria rarità: una Pittima minore (Limosa lapponica), un uccello che nidifica nella tundra dell'artico europeo (come quello russo e nordamericano) che si aggira tra i turisti intenti a prendere il sole.
"Questo uccello - spiega Karol Tabarelli de Fatis, assistente tecnico della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Muse-Museo delle Scienze di Trento - nei mesi da luglio a ottobre migra dai quartieri di riproduzione a quelli di svernamento, solitamente compresi tra le coste atlantiche del Regno Unito e quelle dell'Atlantico meridionale sudafricano. Sono rare le osservazioni fuori delle zone umide costiere, ancor più rare quelle effettuate in Trentino".
Un evento eccezionale, soprattutto se si consultano i dati dell'Atlante degli Uccelli nidificanti e svernanti in provincia di Trento (a cura di P. Pedrini, M. Caldonazzi, S. Zanghellini. Ed. Museo Tridentino di Scienze Naturali).
Autori storici come Althammer (1856) la definiscono "rarissima", mentre per Dalla Torre: "abbastanza rara in Tirolo" (provincia dell'Impero austrungarico corrispondente agli attuali Trentino-Alto Adige/Südtirol italiano e Land Tirol austriaco). In epoca recente in bibliografia è citata una sola osservazione per il lago di Cavedine (settembre 2002, F. Rizzolli/arch. MTSN).
"Quello di Riva del Garda - evidenzia l'assistente tecnico della Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Muse-Museo delle Scienze di Trento - dovrebbe essere il secondo avvistamento recente, il primo documentato fotograficamente. La Pittima minore fa parte di quel gruppo di uccelli chiamato 'limicoli' per l'abitudine di frequentare zone umide e nella fattispecie i terreni fangosi all'intero dei quali possono procacciarsi il cibo, costituito da crostacei, molluschi ed anellidi".
"In questi giorni - prosegue l'esperto - la visitatrice dall'estremo nord sta facendo incetta di larve di insetti e lombrichi, che abilmente estrae dai prati grazie al suo lungo e sensibile becco. Si tratta di un individuo iper-confidente cosa abbastanza tipica per quegli esemplari che nidificano in zone disabitate: non conoscono l'uomo e per cui non hanno motivo di temerlo".
Il volatile non teme le persone e per questo motivo si avvicina senza timore, "ma bisogna sempre ricordarsi - conclude Tabarelli de Fatis - che si tratta di un animale selvatico: osserviamolo senza la necessità di avvicinarlo più del dovuto e soprattutto di farlo involare con inutile spreco di energie da parte sua, se vorrà si avvicinerà a noi. I cani, per questo e altri motivi, sulla passeggiata lungolago vanno tenuti al guinzaglio, come da ordinanza comunale".