La prima mondiale del nuovo film di Reinhold Messner accende la quinta giornata del Trento Film Festival
TRENTO. La prima mondiale di Holy Mountain di Reinhold Messner, la seconda prova da regista, sul memorabile salvataggio in Nepal del 1979: questo il clou del Trento Film Festival pronto a entrare nella sua quinta giornata della sessantaseiesima edizione (Qui programma completo tra film, eventi e mostre).
Una pellicola in concorso prevista per lunedì 30 aprile alle 19 al Supercinema Vittoria. Nel film Messner ci porta su una delle montagne più maestose, l’Ama Dablam in Nepal, per rivivere il memorabile salvataggio da parte del suo team di una spedizione neozelandese in grave pericolo.
Nepal, 1979: un gruppo di giovani neozelandesi guidati da Peter Hillary decide di scalare il monte Ama Dablam, 6.828 metri. Una spedizione in agenda anche per Reinhold Messner e la sua squadra.
Durante l'ascesa il primo gruppo sembra in serio pericolo e il team di Messner decide di tentare di salvare gli scalatori, una dimostrazione di cameratismo senza precedenti. Il documentario ci trasporta in un viaggio incredibile e mescola immagini private d'archivio e l'affascinante testimonianza di Reinhold Messner e dei suoi compagni.
In prima serata, alle 21, alla Sala della Filarmonica, la serata evento “10.000 chilometri in bicicletta” con protagonista il trentino Alessandro de Bertolini che racconterà il suo viaggio in solitaria in bicicletta.
La traversata del Nord America con la tenda e il sacco a pelo. Dall’oceano Pacifico all’oceano Artico attraverso i grandi parchi degli Stati Uniti, i deserti e le praterie dell’Ovest, le salite delle Rocky Mountains, i silenzi del Canada e la solitudine infinita delle terre d’Alaska. Parte del ricavato della serata sarà devoluto all'Associazione Aido (Qui articolo).
La minaccia nucleare è la proposta al Centro per la cooperazione internazionale. Una conferenza e una mostra fotografica sui bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, sulla Guerra fredda e sugli attuali rischi di una nuova corsa agli armamenti nucleari.
Sono due dunque gli appuntamenti per comprendere passato e presente della minaccia nucleare, curati dal fisico e ricercatore del Centro per la cooperazione internazionale Mirco Elena: la mostra fotografica “Hiroshima e dopo: dal primo esempio di guerra nucleare agli arsenali attuali” e la conferenza “Inimicizie storiche e sviluppi nucleari in Estremo Oriente”.
Il programma cinema della quinta giornata, tra gli altri, presenta la prima italiana di Barley Fields on the others side of Mountain di Tian Tsering (alle 21, al Supercinema). Sulle remote montagne del Tibet, un'adolescente deve scegliere tra sostenere la sua famiglia o unirsi a un gruppo di suore perseguitate nel loro viaggio verso la libertà.
E’ nuovo racconto dell’oppressione cinese in Tibet attraverso la vicenda di due giovani, una suora buddista e la sua migliore amica, che decidono di tentare una rischiosa fuga attraverso le montagne dell’Himalaya.
Sempre alle 17 la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ospita “Bergsteigerdoerfer – I villaggi degli Alpinisti. La Convezione delle Alpi diventa realtà vissuta”. Il mini-convegno è dedicato all’accoglimento della candidatura del Comune di Zoldo come primo Villaggio degli Alpinisti del Club Alpino Italiano.
Da segnalare il documentario Appennino di Emiliano Dante, un diario che inizia dalla lenta ricostruzione de L’Aquila e prosegue con il terremoto di Amatrice e Arquata del Tronto e la vita in albergo dopo i terremoti di Norcia e di Montereale-Campotosto (cinema Modena, sala 2, ore 21.30).
Sempre al Modena dalle 19 saranno proiettati tre film in concorso: Montanistas (cortometraggio) e Senorita Maria, la falda de la montana su Maria, 45 anni, nata ragazzo. Discriminata dalla nascita, ha trovato nella forza della montagna un modo di rapportarsi a un mondo che l’ha rifiutata. In prima serata Turtle rock documentari attorno la vita quotidiana di tre generazioni in un piccolo villaggio della Cina.
In prima serata tanta curiosità per Third-Class Travel di Rodion Ismailov, un documentario che racconta le vite dei passeggeri che viaggiano sulla tratta ferroviaria più lunga del mondo: Mosca-Vladivostok.
Al cinema Modena, sala 2, il programma Orizzonti Vicini parte con la proiezione de Il Mantello di San Martino di Andrea Bertoldi dove Luisa decide di lasciare per qualche giorno la Casa Hospice “Cima verde” per condividere un viaggio tra le sue montagne.
A seguire Niente sta scritto di Marco Zuin sulla storia del noto studioso, scrittore e giornalista trentino Piergiorgio Cattani e della campionessa paraolimpica Martina Caironi, e la proiezione di Das Versukenedorf, il racconto nell'agosto del 1950 sull'altopiano del Passo di Resia quando il paesino di Curon viene completamente sommerso dalle acque in seguito alla realizzazione di una diga.
Gli incontri della quinta giornata del Festival partono alle 08.10 con la Barefoot morning, una camminata a piedi nudi per riscoprire un gesto antico ed essenziale in compagnia di Andrea Bianchi.
Alle 10 alla Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, si tiene “Carnival King of Europe 2007-2018”: il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina presenta una missione etnografica sul continente europeo fatta di fieldwork, film, mostre, ricerche e premi. Alle 17 l’incontro “L’alleanza tra vecchi e nuovi montanari”: Franco de Battaglia dialoga con Eleonora Orlandi, gestore del Rifugio Altissimo Damiano Chiesa, e Paolo Cognetti.
Alle 14.30 si tiene invece la visita guidata a Forte Cadine. La Fondazione museo storico del Trentino, in collaborazione con Rete di Riserve Bondone, organizza una visita guidata al forte costruito nell’Ottocento a poca distanza da Trento. La fortificazione, che difendeva uno dei principali accessi alla città, è stata recentemente restaurata e dotata di allestimento multimediale.
Spazio anche al Centro per la cooperazione internazionale per “Inimicizie storiche e sviluppi nucleari in Estremo Oriente: è da temere una nuova corsa agli armamenti nucleari?”. In compagnia del fisico e ricercatore Mirco Elena, si esploreranno le possibilità della trasformazione del Giappone in una nuova potenza nucleare a causa dei recenti avvenimenti in Nord Corea.
Alla Bottega Mandacarù, Gigi Zoppello e Andrea Mattei presentano il libro “L’Arte di fare lo zaino. Oggetti e pensieri in cammino” di Mattei stesso. Il volume racconta dell’arte e della capacità di togliere peso, di lasciare a casa il superfluo e di mettere nello zaino solo il necessario. Dal coltellino svizzero al taccuino, ogni cosa ha un’origine e una storia da raccontare.