Parte la prima impresa sociale per l'Ict nella striscia di Gaza, un modello trentino che diventa globale
Quasi il 70% dei circa 1.000 laureati in Scienze e tecnologie dell’informazione che vivono nella striscia di Gaza è senza lavoro. Per affrontare questa criticità, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente ha lanciato questo progetto
TRENTO. Si chiama "Ggateway" la nuova impresa sociale di informatica che permette ai laureati in scienze dell'informazione di connettersi con il mercato globale vendendo prodotti ad hoc nell'ambito delle nuove tecnologie digitali. A promuoverla è stata Unrwa, l'agenza Onu per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente.
Quasi il 70% dei circa 1.000 laureati in Scienze e tecnologie dell’informazione (Ict) che vivono nella striscia di Gaza è senza lavoro. Per affrontare questa criticità, l'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente (Unrwa) ha lanciato nel 2013, grazie al finanziamento dell’Agenzia di Cooperazione Internazionale Coreana (Koica), il progetto Gaza Gateway per la creazione di un’impresa sociale che alla fine del 2015 è stata registrata ufficialmente con la denominazione di ‘GGateway for Outsourcing Information Technology’.
Da gennaio 2016 GGateway è un’entità indipendente e totalmente operativa che permette la commercializzazione a livello globale di prodotti Ict quali banche dati, archivi digitali, automazione di processi, sviluppo di applicazioni per cellulari, siti web, e via dicendo.
Si tratta di una modalità innovativa nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa che permette l’esternalizzazione di prodotti end-to-end dal mondo accademico verso il settore privato. Secondo i principi e i valori della responsabilità sociale d’impresa il surplus di GGateway può essere solo reinvestito per creare nuove opportunità professionali. Questo progetto offre lavoro e formazione a giovani laureati, donne e uomini in totale rispetto delle pari opportunità, incentivando l’occupazione femminile, permettendo loro di andare al di là della limitazione di non poter lasciare il proprio territorio a causa della situazione contestuale di conflitto, quasi permanente, nota a tutti.
I giovani impiegati di GGateway lavorano a distanza sullo sviluppo dei servizi informatici in inglese e arabo, per inserirsi così nel mercato globale dell’ICT attraverso lo sviluppo di un flusso costante di lavoro a lungo termine. Il modello cooperativo trentino, incardinato da tempo in ciò che si definisce responsabilità sociale d’impresa, potrebbe acquisire, alla luce di questa iniziativa, anche una valenza internazionale innovativa, in particolar modo per la funzione, come in questo caso, di risoluzione di conflitti. La piattaforma GGateway nella sua accezione bilingue unisce il mondo arabo e quello inglese, lingua ufficiale di molte startup israeliane. Perché non muoversi, allora, anche nell’ambito della costruzione di pace? ‘Act local, Think global’ dice un mantra.
L'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente è un'agenzia di soccorso, di sviluppo, di istruzione, d'assistenza sanitaria, di servizi sociali e di aiuti di emergenza per gli oltre quattro milioni di rifugiati palestinesi che vivono in Giordania, Libano e Siria, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
È l'unica agenzia dedicata per aiutare i rifugiati provenienti da una regione o conflitto specifico. È separata dall'Unhcr, l'agenzia dell'Onu per i rifugiati, che è l'unica altra realtà delle Nazioni Unite che si occupa di aiutare tutti i rifugiati nel mondo. Unrwa fu istituita con la risoluzione 302 (IV), dell'8 dicembre 1949 dall’ Assemblea generale delle Nazioni Unite per far fronte alle conseguenze della guerra arabo-israeliana del 1948.