Università, dopo il “rosso” all'ateneo trentino ulteriori 12,4 milioni di euro. La Pat: “I conti tornano”
Dopo le polemiche degli scorsi mesi relative al bilancio dell'ateneo trentino, questa primavera erano arrivate le rassicurazioni di Piazza Dante che, ora, conferma l'aumento di 12,4 milioni di euro per l'Università di Trento
TRENTO. Aggiornate le risorse statali concesse all'Università di Trento: l'ateneo trentino disporrà di ulteriori 12,4 milioni di euro all'anno. A confermarlo è la Provincia autonoma di Trento, dopo le problematiche denunciate lo scorso anno (Qui Articolo) relative al bilancio dell'ateneo trentino e le rassicurazioni che, questa primavera, erano arrivate proprio da Piazza Dante per l'arrivo di nuovi fondi (Qui Articolo).
A sancire la ridefinizione dei finanziamenti statali per l'Università di Trento la delibera approvata oggi (29 novembre) dalla Giunta provinciale, che ratifica l'intesa tra la Provincia autonoma di Trento, il Ministro dell'Università e il Ministro dell'Economia e delle finanze in merito ai finanziamenti concessi dallo Stato per le funzioni dell'università trentina fermi dal 2009, dice la Pat, a 76,4 milioni di euro.
“Da quella data – sottolinea il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – l'accordo non è più stato aggiornato e le risorse stanziate dal Governo per l'Università di Trento sono rimaste sempre ferme. Assieme all'Università ci siamo confrontati con il Ministero dell'Università e con quello dell'Economia e finanze fino a raggiungere un accordo, per il quale lo Stato aggiorna le risorse concesse con oltre 12 milioni di euro in più all'anno e si assume una parte della crescita dell'ateneo e dei suoi maggiori costi”.
Nei mesi scorsi, come anticipato, la Provincia aveva chiesto e ottenuto l'apertura di un tavolo tecnico per la rivalutazione degli oneri relativi alla delega delle funzioni statali dell'Università degli Studi di Trento. Con l'accordo aggiornato, l'ammontare del finanziamento è stato ridefinito in 88,8 milioni di euro, con un aumento di 12,4 milioni di euro rispetto all'intesa del 2009.