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Un ricevitore satellitare made in Italy (nel Vicentino) è in viaggio verso la Luna: “Sarà il primo strumento italiano sul suolo del nostro satellite”

Il ricevitore (LuGre) è stato realizzato per l'Agenzia spaziale italiana (Asi) da Qascom, azienda di San Giuseppe di Cassola (nel Bassanese): “La missione congiunta tra Asi e Nasa segna un importante passo avanti nelle missioni spaziali preparatorie per il programma Artemis”

Di F.S. - 16 January 2025 - 15:29

VICENZA. “Un passo in più verso la Luna!”. Si apre così la nota con la quale l'Agenzia spaziale italiana ha annunciato l'inizio del viaggio di LuGre (Lunar Gnss Receiver Experiment) verso il nostro satellite naturale: si tratta, dicono gli esperti, di un ricevitore di navigazione satellitare di ultima generazione, sviluppato per Asi dall'azienda Qascom (con sede a San Giuseppe di Cassola, nel Bassanese), con il supporto scientifico del Politecnico di Torino.

 

 

 

Il lancio della missione congiunta Asi/Nasa, destinata proprio a sperimentare le connessioni da e verso la Luna, rappresenta un passo decisivo per il futuro delle missioni spaziali preparatorie per il programma Artemis: “Il 15 gennaio alle ore 7 e 11 italiane – continuano le autorità – LuGre è stato lanciato con successo dal Kennedy Space Center sul lander privato Blue Ghost (a bordo del vettore Falcon9 di SpaceX ndr), sviluppato negli Usa dalla società Firefly, insieme a nove payload americani. Dopo circa un mese, LuGre entrerà in orbita lunare per poi atterrare sul nostro satellite nei primi giorni di marzo”.

 

“LuGre – continua l'Asi – è una missione sperimentale particolarmente sfidante, destinata a testare nuove tecnologie cruciali per le future missioni lunari e per l'esplorazione spaziale profonda. La missione ha come obiettivo la ricezione dei segnali dei satelliti di radio-navigazione Gps e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna, grazie ad una tecnologia avanzata chiamata Software defined radio receiver, che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dal nostro pianeta. Questo contribuirà significativamente alla preparazione di missioni lunari permanenti”.

 

“L'Italia ancora una volta protagonista – dice il ministro Adolfo Urso – con il primo strumento interamente Made in Italy prossimo a sbarcare sulla Luna, progettato per testare le connessioni nello spazio profondo. Con questo esperimento di frontiera e sfidante, che fornirà un contributo significativo alla preparazione delle future missioni lunari si apre quello che si preannuncia un anno d'oro per l'Italia nello spazio”.

 

Per il presidente Asi Teodoro Valente “LuGre è chiamato a testare strumentazione e capacità di navigazione sfidanti con l'obiettivo di provare a infrangere il Guinness world record attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze. L'esperimento scientifico dell'Asi aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l'esplorazione permanente sul nostro satellite naturale, testimoniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l'offerta di un Made in Italy e di una ricerca a livelli elevati in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali. A Qascom, che ha realizzato la strumentazione e supporterà le operazioni della missione, e al politecnico di Torino, che ha contribuito alla definizione degli obiettivi scientifici e gestirà l'elaborazione dei dati, un ringraziamento profondo”.

 

Entusiasta anche Marco Zecchinato, consigliere regionale vicentino della LegaLiga Veneta: “Un'azienda di San Giuseppe di Cassola, nel Vicentino – scrive – conquista lo spazio. È dell'azienda Qascom, fondata una ventina di anni fa da tre ingegneri, il ricevitori di navigazione satellitare LuGre che sta viaggiando verso la Luna. Si tratta del primo strumento italiano in assoluto a posarsi sul suolo lunare, motivo di grande orgoglio per il Veneto e la provincia di Vicenza, sede di Qascom. Alle spalle c’è un progetto sviluppato assieme all’Agenzia spaziale italiana e alla Nasa. Una volta operativo, LuGre potrà utilizzare gli altri satelliti dell’orbita terrestre e ricevere, in questo modo, segnali Gps e Galileo: un lavoro fondamentale nella prospettiva di riportare l’umanità sulla Luna; peraltro, obiettivo delle missioni lunari permanenti secondo quanto descritto dai tecnici Nasa. E che parla veneto e in particolare vicentino”.

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