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La rivoluzione green parte da Rovereto, il suo cuore è Habitech

La società di Rovereto opera nel Distretto Tecnologico Trentino per l’energia e l’ambiente. Edilizia sostenibile, efficienza energetica e tecnologie per la gestione del territorio sono le parole d'ordine di Habitech

Di Luca Andreazza - 06 febbraio 2017 - 13:09

ROVERETO. Edilizia sostenibile, efficienza energetica e tecnologie per la gestione del territorio. Semplicemente Habitech. “Si tratta di una realtà che nasce nel 2006 – spiega Silvia Fedrizzi, responsabile della Comunicazione di Habitech – e che oggi opera come struttura indipendente da finanziamenti pubblici che reinveste il 100% degli utili nello sviluppo di progetti innovativi di impatto reale”.

 

Siamo al Distretto Tecnologico Trentino per l’energia e l’ambiente, un luogo riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca: “Supportiamo l’innovazione e lo sviluppo di filiere – ci comunica - creando infrastrutture innovative di mercato sviluppando progetti e offrendo servizi nei settori dell’edilizia sostenibile, l’energia e la mobilità. Collaboriamo attivamente con privati e importanti enti come l'Università di Trento, Fbk e le amministrazioni comunali”.

 

Habitech nel tempo ha assunto un ruolo di guida nella promozione e nel coordinamento di processi di innovazione e valorizzazione di patrimoni immobiliari durante l'intero arco di vita: “Offriamo – spiega - servizi di consulenza altamente targetizzati e specializzati per la costruzione, il rinnovo e la gestione di patrimoni immobiliari per concludere le infrastrutture tecnologiche abilitanti”.

 

L'azienda roveretana opera in tre settori chiave “attorno ai quali – prosegue la responsabile della comunicazione - abbiamo sviluppato la nostra attività, coordinando competenze e conoscenze allo scopo di offrire un approccio alla sostenibilità capace di portare valore, ridurre i costi, integrarsi al core business dell’azienda”.

 

Habitech è leader del cuore italiano del green building in compagnia di Green Building Council Italia, la sede italiana di Passivhaus e l'esperienza altoatesina CasaClima: “Un motivo di orgoglio è il risultato di aver portato lo standard LEED in Italia, fondando come soci promotori il Green Building Council Italia”.

 

Come anticipato, Habitech supporta la certificazione secondo lo standard internazionali come il brtiannico BREEAM, e LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, ndr), il sistema a stelle e strisce dedito alla diffusione del concetto di green building nel mercato dell'edilizia: “I nostri servizi – dice Fedrizzi - trasformano la sostenibilità in leva strategica per l’innovazione e lo sviluppo. Consentono l’orientamento di committenti pubblici e privati, investitori, team di progettazione e costruzione verso performance di alto livello, sviluppando strategie innovative validate da una rigorosa analisi tecnica e finanziaria e dall’ottenimento della certificazione LEED. ”

 

Un punto forte e un valore aggiunto di Habitech risiede negli elevati standard di innovazione delle soluzioni e degli strumenti che offre alla committenza: “Habitech si è inoltre ramificata – continua - e nel corso di questi 10 anni di intensa attività ha concorso alla creazione dei marchi ARCA, Odatech, Greenmap, REbuild e REbuilding network”.
 

L'intervento non si limita però solamente a nuove costruzioni: “La nostra società – continua – opera anche nella consulenza per l'efficientamento e la gestione di edifici già esistenti rendendoli a norma. Ovviamente si tratta di una sfida vista la tipologia del patrimonio culturale italiano, ma il mercato è molto reattivo in questo ambito. Portiamo soluzioni per migliorare le performance ambientali e l'efficienza degli edifici: operando tramite la certificazione secondo standard rigidi e precisi, come nel caso dell'intervento all'Università Ca' Foscari di Venezia (edificio risalente al 1429 e che attualmente ospita ogni anno circa 20.000 studenti e e 1.000 persone fra docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo, ndr)”.

 

Non solo il Trentino, con gli esempi di Sanbàpolis e Muse, la società di Rovereto è intervenuta anche fuori provincia come nel caso delle certificazioni dell'Ambasciata Americana di Roma e IFAD-Agenzia delle Nazioni Unite di Roma, Palazzo Montedoria di Giò Ponti e Fiera Milano Rho di Fuskas a Milano, senza dimenticare certificazioni a Miami e Londra: “Il sistemi di certificazione – conclude Fedrizzi – di cui ci avvaliamo, monitora il conseguimento di elevate prestazioni nella progettazione e nella costruzione di edifici nuovi ed esistenti. Edifici governativi, industriali, residenziali e molte altre sono le tipologie certificabili secondo gli standard LEED, BREEAM e ARCA”.

 


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