"Food sound. Il suono nascosto del cibo", la nuova mostra al Muse: "Un approccio inesplorato per conoscere il rapporto con l'alimentazione attraverso l’udito"
L'iniziativa “Food Sound. Il suono nascosto del cibo” al Muse svela l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari. Mostra ideata e curata da Vincenzo Guarnieri con Chiara Quartero. Supervisione scientifica Massimiliano Zampini - Cimec
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TRENTO. Che ruolo ha il suono nella scelta e nel consumo dei cibi che portiamo sulle nostre tavole? Al via "Food sound. Il suono nascosto del cibo", una mostra inedita targata Muse che svela l'importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell'appetito all'influenza sugli acquisti dei generi alimentari.
"La mostra Food Sound - spiega Patrizia Famà, direttrice dell’ufficio programmi per il pubblico - rappresenta un approccio finora inesplorato nei musei per far conoscere e riconoscere il nostro rapporto con il cibo attraverso l’udito, un senso del sapore 'dimenticato'. Se le neuroscienze hanno rivoluzionato il nostro approccio a molte discipline, dalla psicologia all’economia, non fanno eccezione nel campo della cucina e dell’alimentazione".
Attraverso un approccio esperienziale, l’esposizione prevista dal 22 febbraio all'11 gennaio del prossimo anno rende possibile conoscere i risultati e le scoperte di ricerche scientifiche legate alle neuroscienze e aumentare la propria consapevolezza riguardo all’uso dei suoni nel marketing.
Un tema affascinante, in gran parte inedito e inesplorato che, attraverso un innovativo approccio narrativo scientifico-poetico e una modalità di fruizione condotta da suoni in cuffia, non mancherà di trasformare la nostra comune percezione del cibo.
"Con questo tipo di ricerche e strumenti sempre più sofisticati introdotti per pesare il rapporto tra suono e cibo nelle nostre percezioni e scelte alimentari - aggiunge Famà - la mostra Food Sound porta all’attenzione del grande pubblico un nuovo progetto espositivo con un percorso immersivo sonoro e di assoluto design, per offrire una maggiore consapevolezza di come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari".
La mostra Food Sound è ambiziosa che indaga il ruolo dell’udito nella nostra esperienza alimentare. Spesso, infatti, ci si focalizza esclusivamente sui sensi della vista, del gusto, del tatto e dell’olfatto: l’esposizione apre invece le porte al ruolo della componente acustica nelle nostre scelte di consumo alimentare e, a una scala più ampia, nel nostro benessere psicofisico generale.
"L’idea di questa mostra è nata molti anni fa quando ho ascoltato il racconto di alcuni bambini in visita in un'azienda di patatine fritte", commenta l’ideatore Vincenzo Guarnieri. "Il rumore delle friggitrici a loro sembrava il pianto di altri bambini. Il racconto mi ha molto colpito e ho avuto l'intuizione che i suoni potevano essere impiegati efficacemente per promuovere consapevolezza sul cibo. Sono andato ad approfondire in letteratura scientifica e ho scoperto che esistevano delle ricerche estremamente curiose sul ruolo dei suoni nella nostra relazione con il cibo. A quel punto la mostra ha iniziato a prendere forma".
I suoni sono in grado di toccare corde profonde. Accendono ricordi lontani, generano emozioni, piacevoli o spiacevoli che siano. I suoni che si producono durante la preparazione, la promozione e il consumo del cibo influenzano il nostro modo di relazionarci con il contesto sociale e ambientale nel quale viviamo. Psicologia, antropologia, neuroscienze e sociologia producono una mole crescente di studi in questo senso, studi che stanno diventando di estremo interesse per definire le strategie di marketing delle aziende agroalimentari.
Grazie alla ricerca scientifica si sta comprendendo sempre più in profondità quanto l’udito possa essere un elemento chiave nella formazione delle nostre percezioni alimentari, generando emozioni e influenzando le nostre scelte d’acquisto e le nostre abitudini. Diventa pertanto sempre più urgente e necessario esplorare e condividere questa dimensione "nascosta" del cibo.
Il progetto, sviluppato da un’idea di Vincenzo Guarnieri, si avvale della consulenza di un Comitato scientifico composto da Massimiliano Zampini, responsabile scientifico (Centro Interdipartimentale Mente/Cervello - Cimec - Università di Trento), Louena Shtrepi (Politecnico di Torino), Luisa Torri e Riccardo Migliavada (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo). Invece Chiara Quartero cura la parte di coordinamento organizzativo e supporto alla curatela.
Coinvolgimento, meraviglia, capacità di sorprendere e stupire sono le parole chiave dell’esposizione: un luogo magico e speciale, dove conoscenza, emozioni e partecipazione condivisa sono in grado di integrarsi e creare un unico piano narrativo. L’allestimento immersivo, integrato e tridimensionale si sviluppa tra colori, forme, luci e ombre, oggetti iconici, ambienti ricostruiti, e ovviamente suoni: suoni fisici e reali, ma anche sussurrati, immaginati, percepiti.
Un racconto che utilizza le cuffie supraGuide Spheric, brevettate nel 2023, che aggiungono alle caratteristiche classiche di un’audioguida, il riconoscimento della posizione del visitatore con l’attivazione automatica dei contenuti e la spazializzazione dei suoni, così da permettere un’esperienza di immersione sonora tridimensionale e molto realistica. La loro conformazione inoltre lascia possibile l’ascolto dei suoni d’ambiente e permette ai visitatori di poter dialogare tra loro.
Il percorso sonoro è disponibile in 3 lingue, italiano, inglese e tedesco, mentre a terra è posizionato il percorso tattile per le persone cieche o ipovedenti.
La mostra si snoda in cinque sezioni tematiche: prologo (Cosa sono i suoni, come li captiamo e come il nostro cervello li rielabora); la cucina (Un’immersione sonora nella cucina: che ricordi evocano questi suoni?); la strada dei ristoranti (dalla trattoria con la classica tovaglia a quadretti al ristorante stellato, dal fast food allo street food, dal ristorante al buio al ristorante del futuro: come influiscono i suoni sulla nostra esperienza culinaria?); il mercato delle illusioni (Quanto impattano i suoni sui nostri acquisti e modalità di consumo? Come concorrono a creare la nostra percezione del cibo? Un invito a mettersi alla prova e compiere delle scelte alimentari basate solo sull’ascolto) e sussurri scientifici (Un invito ad accomodarsi su comode sedute e abbandonarsi alle tracce Asmr che sussurrando ci raccontano le ricerche neuroscientifiche di quanto sperimentato nelle altre sezioni).
All'interno della mostra, in particolare nel "mercato delle illusioni", le visitatrici e i visitatori possono compiere delle scelte che verranno analizzate in uno studio neuroscientifico costruito ad hoc sul ruolo del suono nella percezione alimentare, curato dal comitato scientifico coinvolto nello sviluppo di tutto il progetto espositivo. Lo studio andrà, per esempio, a indagare come i suoni (alcuni dei quali prodotti con l'intelligenza artificiale), influenzano la percezione del gusto, della temperatura, del peso e delle forme relative al cibo.
La mostra si propone, quindi, non solo come un'esperienza originale e coinvolgente sotto molteplici aspetti, ma anche come un vero passo avanti nella ricerca scientifica.
Il tempo di fruizione della mostra è di 1 ora circa. Tariffa: 5 euro oltre al biglietto di ingresso. Prenotazione su Ticketlandia. Percorso autoguidato con cuffie 3D (spazializzate) con suoni Binaurali e Asmr (Qui info).