UniTrento, la provocazione del rettore: ''Costo o investimento?''. Rispondono i candidati presidente, Divina: “Su medicina maggior collaborazione con Bolzano”
Il rettore dell'Ateneo trentino Flavio Deflorian, in vista delle elezioni provinciali di ottobre e a fronte di un bilancio in rosso di circa 15 milioni di euro, ha lanciato alle forze politiche in campo un messaggio chiaro: confermare o ridefinire il modello di università che si vuole sul territorio. Divina: “ L'università è strumento di sapere e cultura. Per questo serve continuare a investire sull'Ateneo”
TRENTO. L'università è un costo o un investimento? A lanciare la provocazione è stato il rettore dell'Ateneo trentino Flavio Deflorian che, in vista delle elezioni provinciali di ottobre, ha voluto fare arrivare alle forze politiche in campo un messaggio chiaro: il modello universitario trentino, nato sessant'anni fa su stimolo del territorio e diventato fattore di sviluppo culturale, sociale ed economico, è un modello in cui continuare a credere oppure no? Se sì, serve rivedere la delega provinciale, con un maggiore impegno finanziario per sostenere didattica, ricerca e servizi, un piano per lo sviluppo di medicina e delle professioni sanitarie e una regia forte nei rapporti con le fondazioni di ricerca. (qui articolo)
Abbiamo girato questa domanda a Sergio Divina, candidato presidente per Alleanza per il Trentino. “L'università è strumento di sapere e cultura. Per questo serve continuare a investire sull'Ateneo. Sulla facoltà di medicina siamo partiti col piede sbagliato: si sarebbe potuto – spiega Divina – puntare su una collaborazione maggiore a livello regionale con Bolzano”.