UniTrento in profondo rosso, l'assessore Bisesti: "Abbiamo dato maggiori finanziamenti, ma le risorse non sono illimitate. Lavoriamo alla cittadella medica"

TRENTO. “In questa legislatura abbiamo dato maggiori risorse all'Università di Trento. Abbiamo dimostrato non solo a parole ma nei fatti che per noi è importante continuare ad investire nel modello UniTrento”. Risponde così l'assessore all'istruzione, università e cultura e all'università della Provincia di Trento Mirko Bisesti all'appello lanciato dal rettore dell'Ateneo trentino Flavio Deflorian, che in conferenza stampa ha voluto fare arrivare alle forze politiche in campo alle elezioni provinciali di ottobre un messaggio chiaro: il modello universitario trentino, nato sessant'anni fa su stimolo del territorio e diventato per il territorio fattore di sviluppo culturale, sociale ed economico, è un modello in cui continuare a credere? “Se si ritiene che l'Università sia un investimento per il Trentino e non un costo per le casse provinciali – ha detto il rettore, – servono maggiori risorse”. (qui articolo)

“In questa legislatura – risponde Bisesti, – non tra le più facili in termini di programmazione e risorse viste le numerose emergenze affrontate, - siamo comunque riusciti ad investire. Abbiamo aumentato il finanziamento di 9 milioni di euro per il triennio, pari al 5,3% in più. Abbiamo, inoltre, aumentato di 2,3 milioni di euro le risorse per le borse di studio: in questo caso è cresciuto sia l'importo che il numero di beneficiari”.

Capitolo dolente riguarda la carenza di alloggi per studenti e studentesse. “Abbiamo finanziato con 7,5 milioni di euro lo studentato da 200 posti a Piedicastello e con 10 milioni di euro quello nuovo da 100 posti letto a Sanbapolis – aggiunge Bisesti. - Per lo studentato a Rovereto, invece, c'è solo la progettualità, mentre mancano le risorse. Abbiamo dimostrato la nostra attenzione per la crescita dell'Ateneo anche in termini di servizi, per fare in modo che continui ad essere attrattivo per studenti e studentesse. Il nostro obiettivo come amministrazione pubblica è accompagnare lo sviluppo armonico dell'università nel contesto territoriale”.

Altro tema centrale per l'Ateneo trentino è lo sviluppo della Scuola di medicina. “Stiamo lavorando sull'investimento massiccio per la nuova sede della cittadella della formazione medica in via Monte Baldo” afferma Bisesti.

Intanto, sulla richiesta di adeguamento della quota base erogata dalla Provincia all'università, l'assessore conferma che “si è aperto un tavolo tecnico di interlocuzione con Roma sull'aggiornamento delle legge delega”.

Bisesti rivendica quanto fatto dall'amministrazione provinciale: “Il Trentino è quello che è oggi anche grazie ad UniTrento, che deve mantenere anche in futuro il suo ruolo di motore di sviluppo culturale, sociale ed economico per il territorio. Abbiamo dato maggiori risorse ed è prioritario continuare ad investire, ma bisogna comunque fare delle scelte perché le risorse non sono illimitate”.