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Neve a 2.000 metri a fine agosto, è normale? Nimbus: ''Non è usuale sulle Alpi occidentali ma non contraddice il riscaldamento globale''

Il più autorevole portale italiano di meteorologia e del clima spiega cosa sta accadendo in questi ultimi giorni e come questo evento della durata di poche ore (meteo) non contraddice il riscaldamento globale a lungo termine (clima): ''La "rottura dell'estate" è arrivata con due settimane di ritardo rispetto a quanto avveniva di solito fino a pochi decenni fa. Nonostante il brusco raffreddamento finale, il trimestre estivo 2023 (giugno-agosto) si avvia a chiudersi con 1 °C sopra la media del periodo standard 1991-2020 nella serie ultrasecolare di Torino''

Pubblicato il - 28 agosto 2023 - 12:37

TRENTO. ''Non è usuale vedere la neve a 2000 metri a fine agosto, soprattutto sulle Alpi occidentali (molto più comune su quelle orientali), ma - come detto più volte - questo evento della durata di poche ore (meteo) non contraddice il riscaldamento globale a lungo termine (clima). Finalmente sui ghiacciai alpini la fusione si interrompe almeno per qualche giorno, ma purtroppo la stagione 2023 è ormai segnata - di nuovo - da gravi perdite di massa glaciale che andremo a quantificare tra un paio di settimane''. Questo il punto fatto da Nimbus il più autorevole portale italiano di meteorologia e del clima (il direttore della rivista è Luca Mercalli e presiede della Società Meteorologica Italiana) su quanto sta succedendo in queste ore. In pochi giorni si è passati da un caldo torrido alla neve di Sestriere, dalla siccità a precipitazioni davvero intense con fiumi e torrenti che minacciano di uscire dagli alvei in diversi territori. 

 

Un cambiamento meteorologico che la stessa Nimbus definisce ''davvero impressionante'' come impressionante è ''la drastica diminuzione di temperatura (anche 15-20 °C in meno sulle temperature diurne)'' avvenuti in un paio di giorni al Nord-Ovest italiano. ''Dall'anticiclone nord-africano spiegano - si è passati a una vigorosa saccatura nord-atlantica seguita da aria fresca, in seno alla quale si è sviluppata sul Golfo Ligure una depressione (battezzata "Rea" nel quadro della nomenclatura europea Eumetnet) che ha determinato piogge intense e abbondanti tra ieri sera e stamattina (anche oltre 200 mm a Genova e dintorni), dopo i violenti rovesci e temporali in regime di venti da Sud-Ovest avvenuti già tra sabato e ieri tra Piemonte, Canton Ticino e alta Lombardia (>200 mm in Val Chiavenna, Sondrio, con importanti piene torrentizie)''.

 

''Stamattina, 28 agosto, sotto i rovesci più intensi che hanno favorito il raffreddamento dell'aria e lo sviluppo di condizioni di isotermia (temperature rimaste vicine a 0 °C per alcune centinaia di metri sotto il livello dello zero termico in libera atmosfera) nelle zone interne delle Alpi occidentali la neve è riuscita a scendere temporaneamente fino a 2000 m, come a Sestriere, in alta Val Susa. Si tratta - chiarisce Nimbus - di un evento poco usuale per la quota e la stagione, tuttavia brevi nevicate tardo-estive sopra i 2000-2500 m non sono affatto eccezionali, nemmeno nell'attuale contesto di riscaldamento atmosferico (ed erano molto più comuni in passato)''.

 

Nimbus ricostruisce un episodio simile avvenuto, solo pochi giorni più avanti nella stagione, il 1° settembre 2012 (lieve imbiancata, sempre a Sestriere), e - a quote un po' più alte ma in periodi più centrali dell'estate - il 14 agosto 2010 e il 15 luglio 2019, con diffuse nevicate di 10-15 cm sopra i 2400 m sulle Alpi occidentali (vedi http://www.nimbus.it/eventi/2019/190715FreddoEstivo.htm ).

 

''La "rottura dell'estate" è arrivata d'altra parte con due settimane di ritardo rispetto a quanto avveniva di solito fino a pochi decenni fa. Nonostante il brusco raffreddamento finale, il trimestre estivo 2023 (giugno-agosto) si avvia a chiudersi con 1 °C sopra la media del periodo standard 1991-2020 nella serie ultrasecolare di Torino (dati attuali Arpa Piemonte, elaborazione storica SMI/Nimbus), giocandosi sul filo del decimo di grado la collocazione all'ottavo o nono posto tra i più caldi dall'inizio delle misure nel 1753. Tutte le estati ancora più calde di questa si sono concentrate dal 2003 in poi: detto in altri termini, fino al 2002 un'estate come questa sarebbe stata la più calda mai registrata nelle lunghe serie di misura''.

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