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“Eventi estremi e cambiamento climatico: frequenza ed intensità stanno aumentando”. Il punto su meteorologia e climatologia del Mediterraneo nella 9° edizione di MetMed

L'evento, che vede tra gli organizzatori l'Associazione italiana di scienza dell'atmosfera e meteorologia (Aisam) con sede a Rovereto, si svolgerà a Genova da lunedì 22 a mercoledì 24 maggio e offrirà l'opportunità per fare il punto su una tematica, purtroppo, di estrema attualità

Foto sullo sfondo da Wikipedia di Gabriel Rinaldi
Di F.S. - 21 maggio 2023 - 19:28

GENOVA. Si svolgerà tra lunedì 22 e mercoledì 24 maggio a Genova la nona edizione della Conferenza internazionale di meteorologia e climatologia del Mediterraneo, che vedrà quest'anno oltre 140 partecipanti da ben 13 paesi, 6 relazioni su invito su tematiche di attualità, 62 presentazioni orali e quasi 100 poster. Tra gli organizzatori dell'evento, che a cadenza biennale richiama operatori dei servizi meteorologici e climatici, delle imprese del settore ambientale, degli di ricerca e delle università da tutto il bacino del Mediterraneo, c'è anche l'Associazione italiana di scienza dell'atmosfera e meteorologia (Aisam), con sede a Rovereto, presieduta dal professore di UniTn Dino Zardi.

 

“I recenti eccezionali eventi alluvionali in Emilia Romagna – scrivono gli organizzatori - riportano drammaticamente all’attualità il tema degli eventi meteorologici estremi, delle loro modificazioni connesse al cambiamento climatico, della necessità di prevederli per prevenirne gli effetti catastrofici. Il 6° Rapporto di Valutazione (AR6) pubblicato nel 2021 dal Panel Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici (IPCC) riporta che la frequenza e l’intensità di eventi di precipitazione intensa sono molto verosimilmente aumentate nella maggior parte delle regioni del pianeta".

 

In particolare, continuano gli esperti: “Vi sono evidenze che gli eventi di precipitazione intensa sono decisamente aumentati in Nord America, Europa e Asia. Le caratteristiche peculiari del bacino del Mediterraneo, la complessa topografia e la forma costiera di un mare quasi chiuso e isolato, dove vive una parte considerevole della popolazione mondiale, rendono molto importante osservare e comprendere a fondo i processi fisici che controllano il tempo e il clima, anche per prevederli correttamente grazie al miglioramento delle prestazioni dei modelli di previsione meteorologica e climatica”.

 

La nona edizione della Conferenza offrirà dunque l'opportunità per fare il punto su una tematica, purtroppo, di estrema attualità. La precedente edizione sul territorio nazionale si era tenuta a Castellaneta Marina (Pz) nel giugno 2011: questa nona edizione sceglie invece la Città della Lanterna, che storicamente con i fenomeni alluvionali ha un rapporto non sempre facile, ma che vanta una grande tradizione nella meteorologia. La conferenza è organizzata in sei sessioni: 1) Climatologia, 2) Processi e meccanismi, 3) Misure remote e in situ, 4) Modelli meteorologici numerici, 5) Studi interdisciplinari e 6) Metodi statistici e basati sull'intelligenza artificiale.

 

Fra le relazioni su invito si segnalano l’intervento del prof. Piero Lionello (Università del Salento, Lecce) sulle tendenze attuali e le proiezioni future dei fattori determinanti degli impatti del clima nella regione mediterranea, quello della dott. ssa Maja Telišman Prtenjak (Università di Zagabria, Croazia) sull’analisi degli eventi estremi nel Mediterraneo attraverso un approccio interdisciplinare, e di Shira Raveh-Rubin (Weizmann Institute of Science, Israele) sulla classificazione dei cicloni mediterranei basata sull’analisi dei processi che ne determinano lo sviluppo. Algoritmi di machine learning e sviluppo di modelli numerici completano il quadro delle relazioni ad invito con il Dr. Lorenzo Mentaschi (Università di Bologna) e il Prof. Romualdo Romero (Università delle Isole Baleari).

 

La conferenza, come anticipato, è organizzata congiuntamente dall’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia (AISAM) dell’Associazione Catalana di Meteorologia (ACAT) e dell’Università di Genova, con il supporto organizzativo dell’Università delle Isole Baleari, dell’Agenzia UIB Congress e della rivista scientifica Tethys.

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