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Caso Benno Neumair, l'opinione degli altoatesini è divisa a metà: per il 47% il parenticidio è evitabile. Sulla vicenda tristezza, rabbia e disgusto

Sono stati pubblicati alcuni dei dati elaborati dall'Istituto provinciale di statistica Astat dopo un 'sondaggio', condotto dal Servizio Psichiatrico di Bolzano. Astat: "La malattia mentale non è associata a un aumento del rischio di commettere tale crimine. Una persona su 4 non se la sente di valutare il modo con cui  i media hanno riportato il processo: non erano presenti in aula"

Di F.C. - 28 aprile 2023 - 18:41

BOLZANO. Il 47% degli intervistati pensa che i parenticidi siano, almeno in alcuni casi, evitabili e il 54% ha provato tristezza riguardo alla vicenda del caso Neumair. Solo l'11% ne è rimasto indifferente. E' questo quanto emerge dallo studio elaborato dall'Istituto provinciale di statistica Astat.

 

Il 'sondaggio', condotto dal Servizio Psichiatrico di Bolzano, era stato lanciato per comprendere l'impatto dei media sulla popolazione altoatesina dopo il caso di Benno Neumair, avvenuto il 4 gennaio 2021.

 

Il focus dello studio si concentra sulle opinioni e reazioni rispetto al parenticidio e al disturbo mentale. "Dal panel probabilistico Astat emerge un’opinione divisa a metà sia sulla possibilità di evitare crimini come un parenticidio - dichiara Astat - sia sulla possibilità di individuarne i segni premonitori. In generale, la malattia mentale non è associata a un aumento del rischio di commettere tale crimine e la maggioranza delle persone è disposta a mantenere un’amicizia con una persona affetta da disturbi mentali".

 

Secondo i dati pubblicati il 33% degli intervistati ritiene che chi è affetto da disturbo mentale sia a maggiore rischio di commettere parenticidio e il 71% è disposto a mantenere un'amicizia con chi è affetto da disturbo mentale.

 

"La reazione più frequente nel sentire la notizia del recente episodio di parenticidio è stata la tristezza, provata da oltre metà delle persone. Rabbia e disgusto sono provati da oltre il 20%", prosegue Astat.

 

Secondo quanto riportato dall'Istituto una persona su 4 non se la sente di valutare il modo con cui  i media hanno riportato il processo: non erano presenti in aula. Il resto pensa di poter dare una valutazione e, quasi in parti uguali, che i media siano stati rispettivamente affidabili o piuttosto tendenti al sensazionalismo. 

 

Sulla possibilità di poter evitare tali crimini, l’opinione delle persone altoatesine è letteralmente divisa a metà. Il 47% pensa che si possano evitare, "spesso" o "talvolta". Il resto pensa che sia difficile oppure non sa rispondere.

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