Fuse in un giorno 12 miliardi di tonnellate di ghiaccio in Groenlandia: è record di sempre per il mese di settembre
Dal 30 agosto al 5 settembre, dicono gli esperti di Ingv Ambiente riportando i dati forniti dalla Nasa, le temperature in alcuni luoghi sono risultate essere di ben 15 gradi centigradi superiori ai valori del 2020 nello stesso periodo. L'evento di fusione registrato in Groenlandia “è il più intenso di qualsiasi evento verificatosi nel mese di settembre dall'inizio della registrazione nel 1979”
TRENTO. Fusione record per i ghiacci della Groenlandia nel mese di settembre: in un solo giorno, il 3 settembre, sono fuse e finite nell'oceano circa 12 miliardi di tonnellate di ghiaccio. I dati riportati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sono stati elaborati dagli esperti della Nasa, che hanno confermato come la fusione record registrata questo mese “potrebbe avere implicazioni per la calotta glaciale anche il prossimo anno”.
La stagione di fusione in Groenlandia, dice l'Agenzia spaziale americana, normalmente dura all'incirca da maggio a settembre: “La stagione 2022 è iniziata con temperature più basse della media in maggio – sottolineano gli esperti – e giugno, culminando nella minore quantità totale di ghiaccio fuso in una decade. Il ritmo della fusione è rimasto modesto in estate, con una crescita verso metà luglio. Il picco è stato il registrato il 18 di luglio, quando la superficie di fusione ha raggiunto un'estensione di 688.000 chilometri quadrati”.
Un'ondata tardiva di caldo però ha dato in seguito vita, come detto, ad un evento di fusione eccezionale a settembre, in particolare dall'1 al 6 del mese. “Al suo picco, il 3 settembre – scrive la Nasa – la fusione ha interessato una superficie di 592.000 chilometri quadrati della calotta glaciale, il secondo picco della stagione 2022 ed il più grande di sempre per quanto riguarda il mese di settembre da quando il dato viene registrato (1979)”. Fusioni di questa portata sono improbabili in settembre, perché le temperature normalmente tendono a scendere con la diminuzione delle ore di irraggiamento solare: “Ma improbabile – continuano gli esperti – non vuol dire impossibile”.
La fusione nei primi giorni di settembre ha infatti interessato circa il 36% di tutta la superficie della calotta glaciale e la quantità di acqua di fusione riversata negli oceani ha iniziato a crescere arrivando a circa 5,6 miliardi di tonnellate al giorno il 2 settembre, raggiungendo il giorno successivo il picco di 12 miliardi di tonnellate. Il 4 settembre il dato è tornato a scendere, assestandosi a quota 7,7 miliardi di tonnellate, per poi arrivare a 6,6 miliardi di tonnellate il giorno successivo.
La fusione verificatasi nel settembre 2022, sottolineano gli esperti di Ingv: “E' un evento eccezionale, risultato di un sistema meteorologico che ha portato aria calda e umida sulla calotta glaciale. Confrontando le differenze tra le temperature dell'aria registrate dal 30 agosto al 5 settembre 2022, confrontate con quelle registrate lo stesso periodo del 2020 (quando i valori osservati per la fusione del ghiaccio rientravano nei valori medi degli anni precedenti), risulta come le temperature in alcuni luoghi siano state di ben 15 gradi centigradi superiori quest'anno”.