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''Fenice'' la monoposto a propulsione elettrica creata dagli universitari stupisce tutti in Germania: ''Per il futuro puntiamo ai primi posti''

Ad Hockenheim alla competizione Formula Student Germany 2022 hanno partecipato 96 tra i migliori team universitari di tutto il mondo. Nella graduatoria complessiva la squadra si è piazzata in 34esima posizione su 70 vetture elettriche, raggiungendo il sedicesimo posto della prova statica denominata Business Plan e l’undicesima piazza nell’endurance

Pubblicato il - 27 agosto 2022 - 11:36

TRENTO. Si chiama ''Fenice'' e alcuni giorni fa a Hockenheim ha sfrecciato a tutto ''gas'', anzi a tutta energia, su una delle più prestigiose e difficili strade del circuito Formula Sae, alla quale partecipano 96 tra i migliori team universitari di tutto il mondo. La monoposto a propulsione elettrica è stata progettata e costruita dagli studenti dell’Università di Trento ed è tornata a far parare di sé dopo il debutto a luglio nella tappa italiana del campionato Formula Sae con il team E-Agle Trt.

 

Ad Hockenheim alla competizione Formula Student Germany 2022 hanno partecipato 96 tra i migliori team universitari di tutto il mondo. Nella graduatoria complessiva la squadra si è piazzata in 34esima posizione su 70 vetture elettriche, raggiungendo il sedicesimo posto della prova statica denominata Business Plan e l’undicesima piazza nell’endurance.

La squadra è composta da sessanta studenti, triennali e magistrali dei dipartimenti di Ingegneria industriale, Ingegneria e Scienza dell’Informazione, Fisica, Economia e Management, Lettere e Filosofia. La scuderia si trova all’interno dei laboratori del Dipartimento di Ingegneria industriale a Povo. Il team è stato fondato nel 2016 con l’obiettivo di accreditarsi nell’ambito Formula Sae, soprattutto nella progettazione e realizzazione di telai a traliccio ibridi con soluzioni tecniche avanzate (come la manifattura additiva, e nella realizzazione di sistemi meccatronici di telemetria e di assistenza al pilota).

 


 

Dalla fondazione ad oggi la squadra si è posta come obiettivo la progettazione e la realizzazione del maggior numero di componenti possibili in prima persona, in linea con il principio fondante della Formula Sae, che mira a formare i migliori ingegneri e ingegnere con il metodo del learning by doing, imparare facendo.

Fenice, il secondo prototipo realizzato dalla squadra, ha partecipato alla seconda gara della stagione, dopo la tappa italiana a Varano de’ Melegari a fine luglio. Come a Varano, la squadra è riuscita a superare le ispezioni tecniche (solo 58 su 92 team le hanno passate con successo) e a completare la prova più impegnativa: la cosiddetta endurance. Si tratta di una prova a tempo di 22 chilometri, quest’anno particolarmente difficile. Solo venti tra le vetture iscritte sono riuscite a completarla. La competizione consiste in una gara a punti, in cui, oltre dall’endurance si effettuano altre tre prove dinamiche (in cui il veicolo corre) e tre statiche (in cui i giudici valutano vari aspetti del veicolo e della squadra). Nella graduatoria complessiva la squadra si è piazzata in 34esima posizione su 70 vetture elettriche, raggiungendo il sedicesimo posto della prova statica denominata Business Plan e l’undicesima piazza nell’endurance.

 


 

''Quest’anno è stato eccezionale - ha commentato Paolo Bosetti professore associato al Dipartimento di Ingegneria industriale e coordinatore della squadra -. Dopo Varano il team è riuscito a completare anche la gara di Hockenheim, molto più difficile. Abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi che ci eravamo posti per quest’anno, cioè realizzare una macchina più leggera ed affidabile della precedente e riuscire a completare l’endurance. Ora abbiamo una solida piattaforma con la quale puntare, l’anno prossimo, a raggiungere l’alta classifica''.

 


 

''Aver avuto modo di partecipare ad Fsg è già di per sé un grande traguardo - ha aggiunto il team leader Giacomo Mason -. A questa competizione partecipano squadre che investono anche dieci volte quanto possiamo permetterci noi. L’essere riusciti a posizionarci davanti ad alcuni di questi team blasonati non può che rendermi fiero di ognuno dei ragazzi che hanno lavorato a questo progetto. Spero che questo risultato possa essere il punto di partenza per ambire a posizioni sempre più di rilievo. Un ringraziamento speciale va tutti i nostri sponsor che ci supportano e rendono possibile tutto questo''.

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