Dai cambiamenti climatici all'intelligenza artificiale, il Teatro della meraviglia torna in città: "Diciotto appuntamenti fra scienza, arte e proposte internazionali"
Dal 27 settembre tornerà in città il Teatro della meraviglia che offrirà una selezione di spettacoli (accanto una mostra) più che mai internazionali, esplorando tematiche d'urgente trattazione
TRENTO. Dal 27 settembre all'8 ottobre, a Trento, torna il Teatro della meraviglia nella sua edizione 2022, che guarderà all'Europa. Una rassegna organizzata da Arditodesìo e Università di Trento che porterà in città diciotto appuntamenti fra teatro e scienza (augmented lectures), con temi che partiranno dalla medicina fino a arrivare all’intelligenza artificiale e dai cambiamenti climatici fino all'impatto degli algoritmi sulla nostra vita quotidiana.
Un festival che quest'anno diventa ancora più internazionale, con un’intera sezione di eventi in lingua inglese organizzata in collaborazione con partner che aderiscono al progetto "Curious", attivato all’interno del programma “Europa creativa”.
Nato nel 2017, il Teatro della meraviglia è diretto congiuntamente da Andrea Brunello, drammaturgo, regista e attore, fondatore di Teatro Portland, e Stefano Oss, professore del Dipartimento di fisica dell’Università di Trento e delegato del rettore alla comunicazione della scienza.
"Il Teatro della meraviglia 2022 – dichiara Brunello – si concentra su tematiche di assoluta urgenza e importanza: per la prima volta, con una dimensione internazionale. Siamo convinti che alzare lo sguardo oltre frontiera offra grandi possibilità di crescita e questa è una strada che seguiremo sempre di più anche nei prossimi anni", aggiunge.
A intervenire accanto al drammaturgo, anche il professore Stefano Oss, il quale sottolinea che "l’Università di Trento è sempre stata attenta a iniziative nelle quali la contaminazione fra scienza e arte è rilevante: oltre a amplificare la presenza e l’impegno sociale di ricercatrici e ricercatori, il teatro scientifico, come quello della Meraviglia, apre la via a nuove esperienze e realtà narrative e alla sperimentazione di nuovi linguaggi, a favore di un’ampia utenza non necessariamente specialistica".
Si partirà martedì 27 settembre con lo spettacolo in lingua inglese “Medicine of the future”, mentre il giorno seguente toccherà alla mini 'augmented lecture' “L’informatico inconsapevole”, seguita dallo spettacolo “Black box - Dentro L’algoritmo”. Giovedì 29 sarà la volta invece di “La fine. E poi? Storie di passati che diventano futuri”. Il 30, verrà dato spazio alla fisica, con “Molecular voodoo”, di e con Raffaello Potestio e Enrico Tavernini.
Il giorno successivo, sabato 1 ottobre, La Piccionaia si interrogherà a Sanbàpolis su “Scienza e società: perché non si capiscono”, da un testo di Massimiliano Bucchi. Martedì 4, il festival entrerà a Palazzo delle Albere ospite del Muse per “La terra fatta dagli umani”, una collaborazione tra l'Università di Trento e il Theater Arts del California Institute of Technology (Caltech). Mercoledì 5 e giovedì 6, verrà invece dato spazio a proposte internazionali in lingua inglese. Venerdì, invece, Arditodesìo presenterà “La rivoluzione dell'Rna”. Il festival si chiuderà sabato 8 con “La fisica e i mondi matematici possibili”.
I biglietti per gli spettacoli sono in vendita online su www.teatrodellameraviglia.it, oppure reperibili al Teatro Portland con speciali riduzioni per studenti e studentesse.
Molti degli appuntamenti saranno anticipati da brevi “apri-spettacolo” condotti da studentesse e studenti di “Progetto Apollo”, compagnia nata da una formazione teatrale promossa dal Dipartimento di Fisica dell'università di Trento.
Accanto ai numerosi spettacoli, nelle serate del 28, 29, 30 settembre e dell'1, 7 e 8 ottobre, sarà visitabile nel foyer del Teatro Sanbàpolis la mostra curata da Level up, startup nata dal Laboratorio per la comunicazione delle scienze fisiche di UniTrento. Installazioni che esploreranno le intersezioni tra la fisica della luce e la percezione visiva.