"Il tempo per la campagna elettorale c'è. Il programma? Il contrario di quanto ha fatto Ianeselli". Parla Alessandro Urzì, "regista" delle "operazioni" Goio e Corrarati
Entrambi i candidati sono stati e sostenuti in prima battuta da Fratelli d'Italia, che ha dimostrato di essere la forza "guida" all'interno della coalizione di centro destra con la Lega relegata al ruolo di comprimaria e che, a Trento, ha collezionato una serie incredibile di brutte figure durante la ricerca del candidato sindaco, che è stata lunghissima e surreale
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TRENTO. Dopo mesi all'insegna dell'incertezza, delle "voci" incontrollate e dei nervi tesi, trasmettendo una sensazione di incertezza e - spesso - anche di disorganizzazione, il centro destra - nel giro di pochi giorni - ha finalmente individuato i candidati sindaco nei due capoluoghi: a Trento toccherà ad Ilaria Goio la mission quasi impossible di portare al ballottaggio Franco Ianeselli, a Bolzano sarà Claudio Corrarati cercare di strappare il Comune al centro sinistra.
Due candidati proposti e sostenuti in prima battuta da Fratelli d'Italia, che ha dimostrato di essere la forza "guida" all'interno della coalizione di centro destra con la Lega relegata al ruolo di comprimaria e collezionista, a Trento, di una serie incredibile di misere figure durante la ricerca del candidato sindaco, che è stata lunghissima e - a tratti - financo surreale.
Insomma, la "regia" è stata quella del coordinatore regionale Alessandro Urzì che a Trento, dopo aver dato piena approvazione all'operazione sponsorizzata dal Carroccio e portata avanti direttamente dalla Lega, che avrebbe voluto Mauro Giacca quale candidato, ha messo sul tavolo (nel momento in cui è arrivato il "no" definitivo del presidente del Trento Calcio) - con la decisiva collaborazione della vice presidente della Giunta Francesca Gerosa - il nome di Ilaria Goio.
A dire la verità la disponibilità dell'imprenditrice trentina era arrivata già a metà gennaio, ma non tutti - la Lega in primis - erano convinti e favorevoli. Risultato? Un mese perso a discutere del "nulla" o poco più con il segretario leghista Diego Binelli che, non sapendo più che pesci pigliare, ma non volendo ammettere che il Carroccio non era minimamente in grado di esprimere né un candidato civico né uno politico di peso (visto che Mirko Bisesti ha detto "no": e lo ha fatto "giustamente", visti i tempi super ristretti), ha coinvolto i vertici romani e responsabili degli Enti Locali.
Che hanno parlato chiaramente dicendo, in sintesi: la coalizione non deve assolutamente "spaccarsi", i due nomi proposti da Fratelli d'Italia (quelli di Ilaria Goio e Francesca Gerosa) vanno bene, decidete voi chi candidare.
E, ovviamente, la scelta è ricaduta sull'imprenditrice trentina, espressione del mondo civico, con una minima esperienza in ambito di campagna elettorale. Il motivo? Già spiegato: la vice presidente della Giunta Provinciale deve restare concentrata sul proprio operato in piazza Dante e, soprattutto, il partito di Giorgia Meloni ha altri progetti politici, in quanto la vede assolutamente come candidata alla presidenza nel 2028 (e la partita che si giocherà in Provincia all'interno della maggioranza stessa si preannuncia "durissima") e, dunque, costringerla a sostenere una campagna in fretta e furia, a rischio di pesante sconfitta, avrebbe significato "minare" (e non poco) le prospettive.
E, allora, in attesa della risposta definitiva del Patt (che dovrebbe rientrare nei ranghi) e della presentazione ufficiale, ecco che il centro destra è pronto per partire. A Trento, perché a Bolzano Claudio Corrarati ha già dato il "via" alle operazioni.
Onorevole Urzì, siete arrivati alla "quadra". A Trento, però, si è "perso" un mese, visto che il nome di Ilaria Goio circolava da gennaio e aveva già ottenuto il consenso di alcune forze.
"Adesso non è il momento di fare polemiche, ma di pensare alla campagna elettorale. Che si sia perso del tempo, ben più di un mese, è un dato di fatto. Adesso, però, proprio perché il tempo è poco bisogna concentrarsi sul futuro e non su quello che è stato. Che sarà oggetto di riflessione, ma successivamente. Ci sono delle elezioni da vincere e io sono convinto che la coalizione abbia le possibilità per farlo".
Non è un punto di vista troppo ottimistico? Il tempo è poco e il gap da colmare elevato.
"La tempistica non ci spaventa: la campagna, quella "vera", si sviluppa nell'ultimo mese prima della data delle elezioni. Considerando che le liste andranno presentate entro il 18 marzo, diciamo che abbiamo a disposizione un mese e mezzo, che è anche di più rispetto al mese di cui parlavo prima. Quindi nessun problema: il tempo a disposizione basta e avanza. Sul gap da colmare vedremo: avvertiamo che c'è voglia di cambiamento per ridare a Trento il proprio ruolo. Quello di una città forte, sicura e organizzata".
Non teme che Ilaria Goio sia una candidata "debole" vista la forza del sindaco?
"No, assolutamente. Nel momento in cui abbiamo avanzato la sua candidatura eravamo convinti potesse essere la persona giusta. Si tratta di un profilo civico, moderato, con grande esperienza da imprenditrice e una profonda conoscenza di tante categorie economiche. Porterà una grande ventata di novità. Per noi si tratta di un'ottima scelta: eravamo certi a metà gennaio, ne siamo convinti ancora di più oggi. Così come quella operata a Bolzano, dove a guidare la coalizione ci sarà un manager del calibro di Claudio Corrarati. Sono due profili molti simile: le persone giuste".
Dovrete preparare il programma da presentare agli elettori.
"E' già quasi pronto, i temi sono chiari e non siamo certamente rimasti fermi. Se qualcuno lo ha pensato si è sbagliato di grosso".
I punti principali?
"Beh, va completato e poi non sta certamente a me presentarlo, ci penserà la nostra candidata sindaca. Però basta prendere quanto fatto dal centro sinistra in questi cinque anni e capovolgerlo e ci siamo. E' una battuta, ma molto realistica e rende bene l'idea".
Il Patt, alla fine, ci sarà?
"Me lo auguro. Ci hanno chiesto qualche giorno per fare le proprie valutazioni ed entro lunedì ci faranno sapere. Sarebbe un gran segnale riproporre anche alle Comunali la medesima coalizione che già governa la Provincia. Un segnale di forza, intesa e visione comune al futuro, sia per la città capoluogo che per l'intero territorio trentino".
Ci pare di capire che sia lei che la vice presidente Francesca Gerosa, vi spendere parecchio per le elezioni a Trento e Bolzano.
"Come abbiamo fatto sino a questo momento e come ha fatto tutta Fratelli d'Italia visto che, contrariamente a quanto affermano in tanti, non diamo nulla per "già perso". Anzi, è proprio il contrario".