Elezioni in Germania, affluenza oltre l'84%. Merz: "Ora subito un nuovo esecutivo affidabile". Weidel: "Vittoria storica, pronti ad entrare nel governo"
"Siamo gli unici ad aver raddoppiato i consensi rispetto all'ultima volta. Volevano dimezzarci, è accaduto il contrario" aggiunge la leader del partito dell'ultradestra tedesca. "Quella di stasera è un'amara sconfitta" commenta l'ormai ex cancelliere Olaf Scholz -. "Non accetteremo mai l'AfD. Nessuna collaborazione con l'estrema destra. Speriamo che anche gli altri mantengano questa posizione"
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BERLINO. Un'affluenza da record, oltre l'84%, la Cdu/Csu è la prima forza in Germania con Friedrich Merz che ora dovrà lavorare per formare il nuovo Governo. Che dovrà far ripartire il Paese, la prima potenza economica in Europa, la "locomotiva" del Vecchio Continente, in un momento storico in cui i rapporti Transatlantici sono messi a rischio dalla politica di Donald Trump.
Gli exit pool che hanno seguito la primissima proiezione, avvenuta poco dopo la chiusura dei seggi (Qui articolo), confermano i dati: Cdu/Csu, l'Unione, si attesta attorno al 28,5%, Alternative Für Deutschland al 20%, mentre l'Spd precipita al 16%. Tengono i Verdi (13,3%), Linke arriva all'8,6%, mentre è sul filo di lana la corsa dei Liberali e del Bsw, che potrebbero non raggiungere la soglia di sbarramento del 5% e, dunque, restare fuori dal Bundestag.
"In questa storica serata, il 23 febbraio 2025. Noi, Cdu e Csu, l'Unione, abbiamo vinto queste elezioni. La cosa principale - queste le prime dichiarazioni a caldo di Merz - è creare un governo stabile il più rapidamente possibile. Voglio dire una cosa ai nostri avversari. Abbiamo affrontato una dura campagna elettorale, sulla politica economica come sull'immigrazione. Ma ora dobbiamo parlare fra di noi, per formare un governo in grado di agire. Il mondo non aspetta noi e potrà aspettare che si svolgano lunghe trattative, dobbiamo procedere veloci. Il mondo deve percepire che la Germania viene governata di nuovo in modo affidabile".
E' ovviamente festa grande anche nel quartier generale di Alternative Für Deutschland: il partito dell'ultradestra, nazionalista e euroscettico e anti immigrazione, ha raddoppiato i consensi (nessuno ha fatto meglio a livello di miglioramento), diventando la seconda forza politica del paese con il 20% delle preferenze che significherebbero più di 145 seggi sui 736 previsti.
"Vittoria storica - ha commentato la leader Alice Weidel, salita sul palco davanti ai militanti -: saremo sempre pronti a far parte di un governo che voglia realizzare la volontà del popolo. Abbiamo fatto una straordinaria campagna elettorale: è stato bello. Siamo gli unici ad aver raddoppiato i consensi rispetto all'ultima volta. Volevano dimezzarci, è accaduto il contrario".
Quella della Spd è stata, invece, una vera e propria debacle. "Quella di stasera è un'amara sconfitta. E questo va detto in modo chiaro - ha spiegato il cancelliere uscente Olaf Schoz -. Ma sulla base di questo risultato dobbiamo andare avanti insieme".
Ribadendo, successivamente, che il "brandmauer", il "muro tagliafuoco", ovvero la politica di assoluta non collaborazione con Alternative Für Deutschland, deve restare in piedi ed essere ancora più forte. "Non accetteremo mai l'AfD. Nessuna collaborazione con l'estrema destra. Speriamo che anche gli altri mantengano questa posizione" ha aggiunto.
Il riferimento è alla Cdu, che sembrava aver aperto al partito di ultradestra, ma poi ha precisato di non essere disposta a governare alleandosi Alice Weidel e il suo partito.