Pietramurata senza medico. Angeli (Lista Fugatti): "Impensabile attendere marzo, serve una soluzione tampone". Calzà (Pd): "Modifiche al bando per tutelarsi in futuro"

TRENTO. Il prossimo pensionamento del dottor Severino Bombardelli e il rischio, concreto, che il presidio ambulatoriale di Pietramurata venga chiuso sta provocando una gran preoccupazione tra i residenti della frazione del comune di Dro. Dieci associazioni hanno promosso una raccolta firme per chiedere, a gran voce, di continuare a garantire il servizio anche nella frazione del comune di Dro (QUI ARTICOLO).

La vicenda è ovviamente approdata anche sui banchi del Consiglio Provinciale, in maniera bipartisan: la consigliera del centro destra Eleonora Angeli (Lista Fugatti) ha presentato una mozione per impegnare la Giunta a trovare una soluzione in tempi brevi, la consigliera del Partito Democratico Michela Calzà ha, invece, interrogato la Giunta, chiedendo modifiche al bando di assegnazione con l'obbligo, per il medico neo assegnatario, di "copertura" di tutti gli ambulatori già esistenti.

"In attesa del nuovo bando, che verrà indetto per marzo 2025 - spiega la consigliera Angeli - bisogna trovare una soluzione per evitare che Pietramurata resti "scoperta", con enormi disagi per le persone anziane e le persone "fragili", magari impossibilitate a spostarsi in altra località per potersi curare. E' impensabile che i 1.2000 residenti della frazione attendano tre mesi l'arrivo di un nuovo medico, tra l'altro in attesa di capire come andrà il bando. Le strade percorribili, per garantire la continuità del servizio, che in questo momento è l'assoluta priorità, sono due: chiedere al dottor Bombardelli, persona squisita e sempre molto disponibile, come dimostrato più volte in passato, di restare in carica ancora per qualche mese, oppure valutare la disponibilità e "appoggiarsi" - momentaneamente - ai medici di famiglia che operano nei comuni limitrofi e, magari, hanno la possibilità di prendere in carica altri pazienti. Che, una volta individuato il nuovo medico di famiglia di Pietramurata, saranno liberi di scegliere a quale professionista affidarsi. Nella mozione che ho presentato, ho sottolineato come, accanto alla raccolta di firme, è compito delle istituzioni, siano esse locali o provinciali, collaborare fattivamente per risolvere definitivamente il problema ed andare incontro a quei bisogni che, come quello in oggetto, non possono essere disattesi. Da una parte, quindi, il Comune di Dro, per mezzo dell’Assessorato alle Politiche Sociali, ha da subito attenzionato la questione, sia sollecitando la Provincia a bandire un secondo concorso per medico di base, sia organizzando in collaborazione con Acli Trentine un momento fissato nella mattina di sabato 21 dicembre per aiutare i pazienti a completare la procedura online per la scelta del nuovo medico di medicina generale; dall’altra la Provincia si è da subito attivata per porre rimedio alla questione, prevedendo un secondo concorso specificatamente rivolto al territorio di Pietramurata che verrà bandito a breve. Nelle more della procedura concorsuale è però fondamentale agire per garantire la continuità del servizio alla popolazione di Pietramurata, verificando la disponibilità del medico attualmente in servizio o di altri professionisti che operano nel circondario a rimanere operativi fintanto che non sarà assegnato il posto previsto dal bando. La prossimità è un aspetto fondamentale, perché consente al medico di comprendere meglio il contesto sociale e familiare in cui vive il paziente, garantendo così un approccio più olistico e integrato. In sintesi, un medico di base vicino rappresenta una garanzia di accessibilità, continuità assistenziale e sicurezza per le fasce più fragili della popolazione, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione delle disuguaglianze sanitarie nei territori più periferici".

La consigliera del Partito Democratico Michela Calzà guarda anche al futuro e chiede alla Giunta "se nei requisiti del bando per la selezione dei medici base per ambiti carenti è possibile prevedere un vincolo o obbligo per la copertura anche degli ambulatori già esistenti, ovvero degli ambulatori nelle frazioni dei comuni capoluogo e se, nei requisiti del bando per la selezione dei medici di base per ambiti carenti in cui comuni capoluogo o ambito generale insita in zone ad alta densità di popolazione, è possibile considerare la copertura degli ambulatori nelle zone più periferiche cosi come nelle aree montane o a bassa densità abitativa, in considerazione della distanza dai centri capoluogo, la morfologia e geografia del territorio e la modalità di collegamento con i servizi pubblici tra zone periferiche e il centro o i centri".

"Si accende un campanello d'allarme per la comunità di Pietramurata, nel Comune di Dro - prosegue -, dove il presidio del medico di base potrebbe presto cessare la sua attività. Una situazione che rischia di avere gravi conseguenze sulla salute e sul benessere dei cittadini, in particolare delle fasce più fragili della popolazione. Il possibile abbandono del servizio medico di base rappresenta una criticità importante per una località come Pietramurata, frazione del Comune di Dro che conta quasi 1200 abitanti su un’area vasta, che si trova a 8 km dal paese capoluogo a nord dell’imponente frana morenica delle Marocche. A Pietramurata molte persone anziane e con difficoltà motorie si trovano già a dover affrontare barriere logistiche per accedere ai servizi sanitari. Oggi, se non in auto, il centro di Dro è raggiungibile da Pietramurata con la linea di trasporto extra-urbano dalle fermate sulla SS45 bis. I due medici “storici”, che hanno garantito, sino a qui, la presenza e la copertura dell’ambulatorio a Pietramurata nel corso di lunghi anni di professione, hanno cessato nel 2024 a pochi mesi uno dall’altro la loro attività per raggiunti limiti della pensione. Ad oggi il medico che subentrerà ha eletto l’ambulatorio solo a Dro presso i locali messi a disposizione dall’amministrazione comunale, così come si evince dalla delibera della Giunta Comunale n.189 del 10 dicembre 2024. Nella consapevolezza della minore disponibilità in termini numerici di medici di base e dell’aggravio di lavoro dovuto alla combinazione di più fattori, tra cui il carico di pazienti elevato, la burocrazia, le patologie connesse all’Invecchiamento della popolazione e la conseguente richiesta di cure più complesse e frequenti, spesso per gestire malattie croniche, oltre che di ascolto da parte degli utenti più anziani e/o fragili. La presenza di un medico di base in loco è fondamentale non solo per la gestione delle patologie croniche, ma anche per la prevenzione e la continuità assistenziale, elementi chiave per una comunità sana e coesa, e quindi anche per la sopravvivenza della farmacia comunale di Pietramurata, che ha garantito sino ad oggi l’apertura nonostante il ridotto bacino di utenza e facendo fronte alle difficoltà grazie alla rete di sistema e all'oculata gestione".