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In 3 anni in Trentino investiti 2.600 animali di questi 2.000 ungulati (2 incidenti ogni giorno): ''Servono corridoi ecologici anche a tutela dei cittadini''

Gli incidenti si concentrano in zone ormai arcinote come il tratto tra Mezzana e Pellizzano in Val di Sole, l’imbocco della Valle dei Laghi tra Vigolo Baselga e Vezzano, un nodo cruciale per la fauna in transito e lo svincolo di Civezzano sulla Valsugana. Enpa del Trentino, Lipu Trento, Legambiente Trento, Wwf Trentino, Mountain Wilderness e Io non ho paura del lupo ricordano che in Alto Adige si sta realizzando il primo ponte faunistico: ''In Trentino è un vero e proprio bollettino di guerra''

Di L.P. - 29 novembre 2024 - 17:48

TRENTO. In tre anni investiti 2000 ungulati, tra cervi, camosci e caprioli e altri 600 animali e ancora c'è qualcuno che si ostina a dire che i corridoi faunistici non servono. In Alto Adige si sta lavorando alla realizzazione del primo ponte faunistico in località La Serra, nel Comune di San Lorenzo di Sebato, come d'altronde in gran parte del mondo ne esistono, mentre in Trentino ci si ostina a dire che non servono di fatto mantenendo un grado di pericolo per i cittadini molto alto quando potrebbe essere comodamente evitato.  

 

L'allarme lo lanciano le Associazioni ambientaliste Enpa Odv del Trentino, Lipu Sezione di Trento, circolo di Trento Legambiente Aps, Wwf Trentino Odv, Mountain Wilderness e Io non ho paura del lupo Aps, e non usano mezzi termini per dire che ''in Trentino ci troviamo di fronte a un vero e proprio bollettino di guerra, che mette in luce una realtà spesso sottovalutata: gli incidenti stradali hanno un impatto significativo sia sulla sicurezza delle persone, sia su un vasto numero di specie selvatiche''.

 

Secondo i dati forniti alle Associazioni dalla Provincia, tra il 2 gennaio 2021 e il 23 febbraio 2023, gli incidenti stradali hanno coinvolto oltre 1.300 caprioli, 660 cervi, più di 230 volpi e oltre 600 animali di dimensioni minori, tra cui tassi, lepri, faine e varie specie di volatili. I grandi carnivori, come lupi e orsi, rappresentano invece una percentuale esigua del totale: nello stesso periodo, sono stati investiti 16 lupi e 14 orsi. Di fatto quindi si può dire che ogni giorno si verificano 2 incidenti stradali che riguardano nella stragrande maggioranza ungulati e in altri casi altri animali.

 

''Le aree maggiormente interessate da questi incidenti sono note da anni e comprendono la Val di Sole, in particolare il tratto tra Mezzana e Pellizzano, l’imbocco della Valle dei Laghi tra Vigolo Baselga e Vezzano, un nodo cruciale per la fauna in transito e lo svincolo di Civezzano sulla Valsugana. Questi luoghi - continuano le associazioni - per conformazione geografica e presenza di infrastrutture stradali, rappresentano veri e propri “hotspot” di conflitto tra fauna e mobilità umana. Come testimoniano i recenti investimenti anche in Provincia di Bolzano, dove a San Lorenzo di Sebato sta per essere realizzato il primo attraversamento faunistico dell'Alto Adige, i corridoi ecologici e gli attraversamenti dedicati (come sottopassi e sovrappassi per animali) sono strumenti essenziali per ridurre il numero di incidenti stradali, salvaguardare la biodiversità e migliorare la sicurezza delle persone''.

 

Tali interventi consentono alla fauna di muoversi in sicurezza tra le aree naturali, prevenendo frammentazioni degli habitat e riducendo il rischio di collisioni. ''Oltre al beneficio per l’ambiente - completano le associazioni - queste soluzioni rappresentano un atto concreto di responsabilità verso i cittadini, riducendo il pericolo per chi si trova alla guida''. Concludendo, le Associazioni si appellano alle Amministrazioni locali e provinciali affinché anche in Trentino non si resti indietro e si intervenga con decisione in questa direzione: ''Investire in corridoi ecologici e attraversamenti faunistici è una priorità che va oltre la tutela degli animali: si tratta di un’iniziativa fondamentale per la sicurezza delle persone. Gli incidenti stradali causati da investimenti di animali non sono solo un serio rischio per chi percorre queste strade, ma anche una minaccia per la conservazione della biodiversità''. 

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