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Fondi di confine? A Belluno si vogliono utilizzare (anche) per spesa corrente: “Da Calderoli non c'è stata una chiusura, presentato un progetto”

L'annuncio, su una questione di cui nel Bellunese si discute da tempo, arriva dal presidente della Provincia Roberto Padrin nel presentare i piani per il 2025: “Abbiamo sviluppato un progetto specifico diviso in tre filoni strutturati che è già stato inviato al ministro ed è in attesa di risposta”

Di Filippo Schwachtje - 30 dicembre 2024 - 15:48

BELLUNO. “Dare servizi alle terre alte, perché le terre alte siano a servizio del resto del mondo”. Sono queste, in sintesi, le parole del presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, nel presentare i piani dell'Amministrazione per il 2025. Tre i pilastri sui quali basare le prospettive future: spopolamento da contrastare, occasione olimpica da cogliere in pieno per dare uno sviluppo ampio alla montagna, servizi da garantire alle terre alte. A livello pratico però, parlando quindi di fondi da destinare all'una o all'altra progettualità, prima di tutto per i vertici di Belluno è fondamentale portare avanti un ragionamento sull'utilizzo dei Fondi comuni confinanti, spingendo per dare il via libera a un utilizzo (almeno in minima parte) degli Fcc per spesa corrente strutturata. Ma procediamo con ordine.

 

Piani solidi – dice Padrin – non solamente buoni proposti, come si è soliti fare a fine anno. Perché il nostro territorio si merita uno sviluppo come quello delle pianura e delle aree metropolitane. Il riconoscimento del valore della montagna, che sta prendendo corpo in una legge specifica, sia il primo tassello nella costruzione di condizioni concrete per la tutela e la crescita delle terre alte, nella consapevolezza che una montagna abitata e in salute porta beneficio anche alla pianura e alle aree metropolitane”. La Provincia, continua l'Amministrazione: “Guarda con un discreto ottimismo al 2025. per effetto della legge sulla montagna che completerà l'iter parlamentare e anche per un progetto specifico che l'Amministrazione provinciale sta portando avanti sui Fondi di confine”.

 

“Sappiamo tutti – dice ancora Padrin – quanto sia importante poter utilizzare almeno una parte di questi fondi per spesa corrente. Cosa che oggi non è fattibile, per effetto delle regole interne del fondo stesso. Ho parlato a lungo con il ministro Calderoli, in occasione della Giornata internazionale della montagna, l'11 dicembre scorso, e gli ho spiegato nel dettaglio quali sono le esigenze del nostro territorio bellunese, sottolineando che un utilizzo in minima parte degli Fcc per spesa corrente strutturata (oggi sono utilizzabili, di fatto, solo per investimenti ndr) sarebbe funzionale a garantire quei servizi che rendono la montagna più semplice da abitare, più attrattiva, più forte contro lo spopolamento. Da parte sua non c'è stata una chiusura. Proprio per questo abbiamo sviluppato un progetto specifico diviso in tre filoni strutturati che è già stato inviato al ministro ed è in attesa di risposta”.

 

In particolare, continua il presidente: “Abbiamo pensato di proporre il finanziamento di 'Investi scuola', gli abbonamenti a prezzo calmierato per il trasporto degli studenti; il finanziamento di incentivi alle famiglie per la residenzialità in montagna, per abbattere i costi della vita di chi sceglie di rimanere nelle terre alte; e infine il finanziamento del fondo grandi eventi, per agevolare la creazione di tutte quelle iniziative di richiamo per il turismo, così da dare una mano al settore ricettivo. Si tratta di una proposta strutturata. Per il territorio sarebbe un'autentica rivoluzione in grado di dare concretamente una mano sul fronte dei servizi”.

 

Tra le prospettive 2025, come anticipato, non possono poi mancare le Olimpiadi e le Paralimpiadi: “L'anno prossimo sarà quello che ci porterà dritti ai Giochi e abbiamo il dovere di far sì che il nostro territorio possa cogliere appieno la grande opportunità. Archiviate le divisioni di parte sulle Olimpiadi, cerchiamo di fare in modo di costruire una Legacy (infrastrutture stradali e sportive, nuova cultura dell'accoglienza e visibilità della montagna bellunese) duratura e di prospettiva. Non possiamo nasconderci che un evento come quello olimpico è unico nell'attrarre finanziamenti che mai il nostro territorio ha visto in questa quantità. Non ne avremo altri nel prossimo futuro, quindi abbiamo l'obbligo di farli rendere al massimo”.

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