Comunali, il Patt a destra ma non a Lavis: "Abbiamo lavorato bene con il Pd, verso la continuità". In pole position come candidato sindaco c'è Luca Paolazzi
Il Patt a Lavis è orientato a confermare l'alleanza con il Partito Democratico. Il capogruppo comunale delle Stelle Alpine, Luca Zadra: "I vertici provinciali garantiscono piena autonomia e non ci sono pregiudiziali". Il vice sindaco uscente Luca Paolazzi: "Pensiamo a chiudere l'alleanza e definire un programma"
LAVIS. Il Patt ormai è andato a Destra, le ultime provinciali hanno tracciato la strada e la successiva nomina di Simone Marchiori quale assessore "esterno" ha cementificato l'alleanza. La conseguenza prima Rovereto e ora Trento la coalizione è chiara. In questo quadro si prospetta un'anomalia: Lavis. Il centro rotaliano si avvia a confermare un accordo con il Partito Democratico per restare alla guida del Comune. Un po' per mancanza di alternative e molto perché la squadra di governo ha funzionato e si parte da una buonissima base di consenso. Tutto porta quindi a proseguire il percorso intrapreso 10 anni fa.
Il sindaco uscente, Andrea Brugnara, ha concluso il suo secondo mandato (la coalizione aveva vinto con il 66%) ma la ricerca di un nuovo frontman non dovrebbe causare fibrillazioni tali da portare alla rottura della coalizione. "Nelle ultime settimane sono state sistemate altre due partite importanti: la situazione dell'area Masere è stata sbloccata e c'è stato il finanziamento alla mensa", dice Luca Zadra, capogruppo del Patt nel Comune di Lavis. "In sostanza il programma è stato rispettato e nel corso di una riunione di maggioranza c'è stato un giudizio positivo sull'amministrazione".
La scelta del Patt di virare a Destra ha creato più di qualche scossone con la ridefinizione degli schemi territoriali. Le Stelle Alpine sono sparite dal Consiglio comunale di Trento e, dopo il sostegno, si trovano a sfidare Franco Ianeselli. Nella città della Quercia si è schierata con la Lega, stesso discorso in quel di Ala.
A Lavis c'è stata qualche riflessione ma si è predicata calma e gli alleati sono rimasti uniti. "Non ci sono ancora decisioni definitive perché ci sono da rispettare alcune scadenze del partito come il Congresso e il rinnovo delle sezioni ma la strada più probabile sembra quella della continuità - prosegue Zadra - non ci sono pregiudiziali sulla prosecuzione dell'alleanza con il centrosinistra perché l'esperienza è stata positiva. Inoltre i vertici provinciali garantiscono piena autonomia, anche sul posizionamento rispetto alla coalizione. Se un accordo funziona non ci sono motivi per cambiare: la priorità è la comunità".
Il primo cittadino uscente ha indicato che c'è la possibilità di scegliere il candidato di punta all'interno dell'attuale Giunta. Se continuità ci deve essere a questo punto in pole position potrebbe esserci Luca Paolazzi. Il vice sindaco, però, è targato Pd. In questo contesto di un Patt che guarda a Destra praticamente ovunque, troppo pensare alle Stelle Alpine di centrosinistra guidate pure dai dem?
"Da più di 20 anni gli autonomisti governano a Lavis, questo è un dato significativo - evidenzia Zadra - l'ambizione di continuare questo percorso è legittima, così come se un partner della coalizione volesse avanzare la richiesta di poter esprimere il sindaco. I rapporti all'interno della maggioranza sono ottimi e ci possono aperture importanti ma arriverà il tempo di discutere dei dettagli".
A prendere tempo anche il Partito Democratico, non ci si sbottona troppo, in primis proprio il vice sindaco. Si vuole seguire la liturgia. "L'alleanza è stata solida e sono stati raggiunti risultati davvero importanti. Si è lavorato bene nell'interesse della comunità. Ora la concentrazione deve essere sulla chiusura del perimetro della coalizione e sulla definizione del programma. Il resto verrà affrontato ai tavoli della coalizione", conclude Paolazzi.