"C'è preoccupazione e l'attenzione è massima sulla salute", il sindaco dopo il caso di escherichia coli e il richiamo di due formaggi contaminati: "Danni anche di immagine"
Negli scorsi giorni due formaggi del Caseificio sociale di Moena e Predazzo sono stati richiamati, un prodotto è collegato al caso della bimba di 1 anno finita in ospedale perché colpita da Seu. Il sindaco Paolo Boninsegna: "Fortunatamente per la piccola i problemi si sono risolti ma l'attenzione resta massima per capire la situazione e prendere le contromisure"
PREDAZZO. "E' evidente che c'è preoccupazione perché si parla di salute pubblica che deve essere salvaguardata". Queste le parole di Paolo Boninsegna, sindaco di Predazzo, sul richiamo di due formaggi del Caseificio sociale, il primo collegato al caso di Seu che ha colpito una bimba di 1 anno e poi di un altro prodotto per la "possibile contaminazione di escherichia coli". "Fortunatamente per la piccola i problemi si sono risolti ma l'attenzione resta massima per capire la situazione".
Negli scorsi giorni c'è stato il caso di una bimba di 1 anno ricoverata per aver mangiato un formaggio a latte crudo (Qui articolo). Le autorità hanno così disposto il ritiro del "Saporito della val di Fassa" e poi, successivamente, è stato anche richiamato, "per possibile contaminazione di escherichia coli", anche il "Puzzone di Moena", entrambi del Caseificio di Predazzo e Moena (Qui articolo). Due prodotti inoltre identitari per il territorio.
"La priorità è salvaguardare la salute e questo è l'aspetto principale", evidenzia Boninsegna. "Poi naturalmente ci sono le ripercussioni sul turismo perché la stagione invernale è iniziata: si rischia di intaccare l'immagine della val di Fiemme e del Trentino, sono fattori sicuramente secondari rispetto alla sanità ma ci sono danni a più livelli".
Il Concast è intervenuto per spiegare che "l'attività è orientata alla tutela dei consumatori attraverso l’applicazione di standard sempre più elevati di sicurezza e qualità, garantiti da protocolli rigorosi sui prodotti commercializzati attraverso il Gruppo formaggi del Trentino". E in questo contesto sono in corso diverse iniziative, come "una nuova etichettatura per segnalare i prodotti a latte crudo" (Qui articolo).
A fronte delle preoccupazioni, il Comune monitora l'evoluzione della questione e si informa sulle soluzione che si intendono sviluppare per evitare che ci possano essere altri casi. "Appreso della bimba mi sono subito confrontato con il Caseificio e sui possibili interventi per eliminare o almeno circoscrivere e ridurre al minimo questa criticità legata al latte crudo. Sicuramente le etichette, una maggiore informazione e comunicazione sono fondamentali", conclude Boninsegna.