Aspettando Godot: per Panizza il candidato del centrodestra a Trento sarà Giacca. Ma solo lui ne è convinto. E Fratelli d'Italia chiude con Andrea Merler: non sarà in lista
l candidato sindaco della coalizione guidata da Lega e Fratelli d'Italia è come l'isola di Edoardo Bennato: non c'è. Franco Panizza, che del Patt è ancora presidente (anche se pare non si ricandiderà al prossimo consiglio, in programma a febbraio), va ripetendo che sarà Mauro Giacca a sfidare Franco Ianeselli. Una certezza, la sua, che non hanno gli esponenti di altre forze politiche. Ma, allora, se così fosse, perché aspettare così tanto? Perché non ufficializzare subito la cosa e partire nella rincorsa all'attuale primo cittadino che, se prima era favorito, adesso è quasi "corazzato"
TRENTO. I casi sono due: o il centro destra (o una parte di esso) dà già per persa la corsa a Palazzo Thun e, dunque, per qualcuno non è il caso d'impegnarsi più di tanto, oppure nella coalizione che dal 2018 governa la Provincia non hanno letteralmente la più pallida idea di come muoversi e di quali pesci pigliare. Una terza alternativa non sembra esserci, visto quanto sta accadendo.
I giorni, per meglio dire le settimane, se non addirittura i mesi, passano inesorabili: se il centro sinistra è già alla fase di "sistemazione" dei candidati nelle varie liste, sta cercando di assicurarsi qualche altro "big" e ogni tassello è praticamente al proprio posto, il centro destra è invece in altissimo mare. Con le acque che sono inspiegabilmente calme. Una calma "olimpica", quasi, che appare inspiegabile agli occhi degli stessi elettori.
Il candidato sindaco della coalizione guidata da Lega e Fratelli d'Italia è come l'isola di Edoardo Bennato: non c'è. Franco Panizza, che del Patt è ancora presidente (anche se pare non si ricandiderà al prossimo consiglio, in programma a febbraio), va ripetendo che sarà Mauro Giacca a sfidare Franco Ianeselli. Una certezza, la sua, che non hanno gli esponenti di altre forze politiche. Ma, allora, se così fosse, perché aspettare così tanto? Perché non ufficializzare subito la cosa e partire nella rincorsa all'attuale primo cittadino che, se prima era favorito, adesso è quasi "corazzato".
E' vero e lo testimoniano i dati riguardanti l'affluenza nelle recenti tornate elettorali: i cittadini sono sempre più "stufi" della politica e, dunque, meglio non correre il rischio di esacerbare gli animi, ma è altrettanto innegabile che, quando devi recuperare tantissimo terreno e i rapporti in coalizione non sono idilliaci, qualche settimana in più aiuta eccome.
Intanto di certo vi è che la Lega ha convocato il tavolo di lavoro (al Carroccio è stato dato il compito di "guidare" le operazioni) e Fratelli d'Italia sta alla finestra e in silenzio visto che, dopo quanto accaduto nelle scorse settimane, con "spoiler" mediaticamente inopportuni e certezze che evidentemente non erano tali, il partito di Giorgia Meloni vuole evitare altre figuracce gratuite, che rappresentano enormi assist per il centro sinistra che, saggiamente, in questo momento sta zitto, evita ogni rischio e continua a lavorare sodo, ma sotto traccia.
Giacca è l'unica figura in grado di riunire attorno a sé tutta la coalizione, ma l'imprenditore trentino, nonché presidente del Trento Calcio, sa perfettamente che l'eventuale impegno da primo cittadino (senza dimenticare la campagna elettorale, lunga, impegnativa e logorante sia da un punto di vista fisico che sotto l'aspetto mentale) non sarebbe compatibile né con la sua attività lavorativa né con quella sportiva. Da qui i suoi dubbi, che per tanti sono i motivi per cui non accetterà la proposta arrivata da Fugatti e Bisesti (e Panizza), anche se Lega e Patt sperano ancora possa cambiare idea.
Strategia politica (la risposta è no) o grande, grandissima confusione? Come diceva "Quelo", uno dei personaggi più azzeccati creati da Corrado Guzzanti: "La seconda che hai detto".
Dunque la vicenda del candidato "invisibile" del centro destra sta diventando a tutti gli effetti una rappresentazione moderna di "Aspettando Godot", capolavoro del teatro dell'assurdo. Con una differenza: in questo caso qualcuno dovrà arrivare per forza, ma non sarà certamente il "Signor Godot", bensì un suo sostituto che, inevitabilmente, dovrà affrontare una missione quasi impossible. Roba che Tom Cruise, levati.
Intanto di sicuro vi è che l'ex candidato sindaco del centro destra alle elezioni del 2020 e ora consigliere comunale Andrea Merler non sarà candidato da Fratelli d'Italia. Conferme ufficiali non arrivano (per ora), ma la notizia è certa: coinvolto nell' "inchiesta Benko", l'avvocato trentino sicuramente non verrà inserito nella lista del partito di Giorgia Meloni. Se vorrà tornare a Palazzo Thun potrà provarci, ma con un altro partito, perché con Fdi il rapporto può considerarsi definitivamente chiuso, dopo esservi approdato ufficialmente nel 2023.