Marchiori attacca Rossi: ''Avrebbe potuto fare un passo indietro nel 2018''. L'ex presidente replica: ''Non mi ero accorto che nel Patt qualcuno me lo avesse chiesto''
L'ex presidente della Provincia rispolvera un comunicato delle Stelle Alpine dal titolo ''Patt compatto con Ugo Rossi Presidente'' e replica così alla lettera inviata dal segretario all'Adige e rilanciata sui canali social del partito. In quel comunicato del 2018 si riportava anche che ''il Vicesegretario Simone Marchiori, concludendo gli interventi, ha richiamato l’orgoglio del sentirsi autonomisti''
TRENTO. ''Leggere le parole dell'ex presidente Ugo Rossi fa riflettere sul fatto che chi ha contribuito in un modo o nell'altro al disfacimento del fu centrosinistra non ha ancora superato quel momento ed è incapace di ragionare scevro da preconcetti''. E ancora: ''Rossi, infatti, avrebbe potuto fare un passo indietro nel 2018 e garantire la prosecuzione della coalizione se i nemici fossero stati davvero Fugatti e la destra''. Sono, queste, alcune delle frasi estrapolate dalla lettera inviata dal segretario del Patt Simone Marchiori all'Adige e ripubblicate, orgogliosamente, anche sulla pagina Facebook del Partito Autonomista Trentino Tirolese.
Frasi che, ovviamente, hanno fatto storcere il naso all'ex presidente Rossi che ha commentato: ''Non mi ero accorto che il partito mi avesse chiesto di fare un passo indietro. Qualcuno lo ricorda? In ogni caso tanti cari auguri al Patt ma almeno togliete dal sito tutta una serie di comunicati di cui quello di seguito è solo un esempio''. E il comunicato in questione si intitola ''PATT compatto con Ugo Rossi Presidente'' è datato proprio 28 agosto 2018. Vi si cita il pieno appoggio, al percorso solitario con Rossi presidente scelto alle ultime elezioni provinciali, sia dal segretario di allora, quel Franco Panizza che oggi è il presidente di questo Patt, che del vicesegretario di allora, quel Simone Marchiori che oggi è il segretario. Nel comunicato si spiegava proprio che ''il Vicesegretario Simone Marchiori, concludendo gli interventi, ha richiamato l’orgoglio del sentirsi autonomisti e la necessità per il Trentino, oggi più attuale che mai, di puntare sulla sua secolare capacità di autogoverno responsabile''.
Insomma il Marchiori pensiero di oggi non corrisponde con la realtà dei fatti di ieri. D'altronde il percorso intrapreso dal segretario del Patt oggi si sta caratterizzando per un attendismo difficilmente comprensibile ai più e che sta condannando le Stelle Alpine a una marginalità sulla scena politica ormai difficilmente recuperabile sia buttandosi a destra che tentando un disperato ritorno a sinistra. Basti pensare che negli ultimi mesi il Patt di Simone Marchiori è riuscito a perdere tre consiglieri provinciali su quattro e a non far eleggere nessuno nemmeno in Parlamento.
Le elezioni nazionali, infatti, sono state il banco di prova ideale di questa strategia che ha portato gli autonomisti ad annullarsi nella solitaria corsa intrapresa, alleati solo di Progetto trentino (e dell'Svp su scala regionale). Il Patt si è infilato in un cul de sac storico, apparentemente senza uscita. A questo punto, comunque vada sarà un insuccesso difficile da far digerire ai propri elettori. E il passato non c'entra.