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Politiche, Calenda: “Il Paese ha scelto la strada del populismo. Il governo di Destra non durerà 6 mesi e porterà l'Italia nel caos”

Il leader di Azione ha detto la sua dopo i risultati delle elezioni politiche, nelle quali a livello nazionale il Terzo Polo ha ottenuto poco meno dell'8% delle preferenze: “Partiamo da basi solide, nelle prossime settimane al via un processo per diventare un grande partito liberale, popolare e riformista in un tempo breve, per dare seguito ad un investimento di fiducia che molti hanno fatto”

Di Filippo Schwachtje - 26 settembre 2022 - 13:15

TRENTO. “Noi abbiamo detto al Paese che c'è un'alternativa non populista, ma il Paese ha consapevolmente scelto di andare avanti sulla strada del populismo”. Sono queste le parole del leader di Azione Carlo Calenda dopo i risultati delle elezioni politiche, nelle quali a livello nazionale il Terzo Polo ha ottenuto poco meno dell'8% delle preferenze. “L'obiettivo di fermare la destra e andare avanti con Draghi non è stato raggiunto – ha scritto Calenda – sentiamo in primo luogo il dovere di ringraziare il presidente del Consiglio per il lavoro svolto a servizio del Paese. Così come ringraziamo i quasi 2 milioni di cittadini che hanno deciso di votare una lista nata a ridosso delle elezioni. Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista, consideriamo questa una prospettiva pericolosa e incerta”.

 

Nei prossimi mesi, ha detto il leader di Azione: “Si consolideranno tre schieramenti. La destra al governo, una sinistra sempre più populista che nascerà dalla rinsaldatura tra Pd e M5S, e il nostro polo riformista. Abbiamo il compito di dare una rappresentanza stabile e organizzata all'Italia che cerca una politica seria. Con quasi l'8% dei consensi partiamo da basi solide e nelle prossime settimane avvieremo un cantiere perché questo processo sia ampio e partecipato, per diventare un grande partito liberale, popolare e riformista in un tempo breve, per dare seguito ad un investimento di fiducia che molti hanno fatto”.

 

Analizzando i risultati di ieri, ha precisato Calenda: “Prendendo i voti generali, abbiamo un Paese che per il 70% ha votato partiti che non hanno mai votato la fiducia a Draghi o l'hanno sfiduciato, partiti la cui collocazione internazionale è anti-europea, anti-occidentale o direttamente filo-putiniana, partiti che hanno promesso sussidi, pensioni, redditi e bonus di tutti i tipi, che hanno preso posizione contro le infrastrutture, dal rigassificatore di Piombino alle trivelle. Noi abbiamo detto che c'è un'alternativa non populista, il Paese ha consapevolmente scelto di andare avanti sulla strada del populismo. Ed è un paradosso: il 50% degli italiani dichiara di apprezzare l'operato di Draghi, ma poi più di due terzi degli italiani hanno votato politici che possono essere considerati l'opposto di quel modo di fare politica e di rappresentare l'Italia”.

 

Si tratta secondo Calenda di una dinamica “che porta le persone a votare, come se fossero al televoto del Grande Fratello, per chi urla di più, per chi promette di più e realizza di meno”. Una dinamica “che ha fatto declinare l'Italia negli ultimi 30 anni e che in un momento in cui siamo davanti ad una guerra, all'inflazione, ai tassi in crescita e, per il prossimo anno, alla recessione, siamo convinti rappresenti un rischio mortale”. Il leader di Azione poi, nel rispondere ad una domanda, ha parlato anche della possibile reazione a livello europeo, specificando che la questione è quale sarà l'atteggiamento della destra rispetto all'Ue.

 

“Se l'atteggiamento – ha detto Calenda – è quello de 'la pacchia è finita' sarà lo stesso avuto da Di Maio e Salvini, e siccome in questo momento l'Italia ha bisogno dell'Europa credo che ci poterebbe in Serie B. Ma credo sia un desiderio degli italiani: penso che i cittadini che hanno dato la maggioranza a Meloni vogliano che l'Italia non sia più alleata di Germania e Francia ma di Orbàn, non credo si siano persi questa parte di campagna elettorale. Quali siano le conseguenze di questo lo vedremo nei prossimi mesi. Secondo me, come ho già detto prima della campagna elettorale, questo governo non durerà 6 mesi e porterà l'Italia in un caos economico, finanziario, gestionale e amministrativo. Nessuno se lo augura ovviamente, quindi speriamo che si ravvedano”.

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