Contenuto sponsorizzato

"Un'associazione di consumatori per mettere in guardia sui rischi: i soldi per salvare gli altri bambini", il progetto del padre del bimbo in coma dopo aver mangiato formaggio a latte crudo contaminato

La settimana scorsa la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza e la provvisionale di 1 milione, Giovanni Battista Maestri lancia un'associazione di consumatori: "Ci metto la faccia, ci battiamo per i bambini e gli anziani. Il consumo di questi prodotti deve essere vietato negli ospedali, nelle scuole e negli asili, come così nelle case di riposo"

Di Luca Andreazza - 12 marzo 2025 - 19:51

TRENTO. Un'associazione di consumatori per mettere in guardia sui rischi connessi ai prodotti alimentari intrinsecamente pericolosi. E' questo il progetto di Giovanni Battista Maestri, il papà di Mattia, il bimbo da 8 anni in stato vegetativo dopo aver mangiato un formaggio a latte crudo contaminato dal batterio dell'escherichia coli prodotto dal Caseificio sociale di Coredo.

 

La settimana scorsa la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza del giudice di pace. La provvisione è di un milione di euro per lesioni personali gravissime (Qui articolo). E che potrebbe non essere finita qui, con l'apertura del processo per omicidio colposo alla morte del piccolo. Nel frattempo a favore del bambino sono andati 600 mila euro mentre ai genitori Giovanni Battista Maestri e alla moglie Ivana rispettivamente 200 mila euro. "Risorse che intendiamo usare per aiutare gli altri bambini". (Qui articolo).

 

"E' una sentenza storica e che fa scuola, un dispositivo che crea un precedente fondamentale in materia di tutela della salute pubblica", queste le parole degli avvocati Paolo Chiariello e Monica Cappello, che assistono il padre e la madre di Mattia, il piccolo in stato vegetativo da quando aveva 4 anni. "I genitori hanno condotto una battaglia giudiziaria lungacoraggiosa difficile, ma soprattutto generosa perché si sono messi a disposizione per un unico obiettivo: un caso di questo tipo non può e non deve accadere a qualche altro bambino".

 

Ora l'idea è di creare un'associazione, "gratuita e ci metto la faccia assistito e aiutato da altri consulenti. Entreremo in tutti i procedimenti simili", evidenzia Maestri. "Ci batteremo per gli altri bambini o anziani che dovessero essere uccisi dal formaggio a latte crudo. I soldi della provvisionale li utilizzerò tutti in questo modo".

 

Si è tornati poi sull'assegnazione del certificato al Caseificio sociale di Coredo: "Il marchio dell'Apt va ritirato immediatamente". Fondamentale, per Maestri, "un'etichettatura seria e non una barzelletta come adesso. Non basta indicare che un formaggio è prodotto a latte crudo ma è necessario indicare i rischi e i pericoli, in particolare per i bimbi sotto i 10 anni, le donne in gravidanza e gli anziani".

 

Il consumo di questi prodotti "deve essere vietato negli ospedali, nelle scuole e negli asili, come così nelle case di riposo", conclude Maestri.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Politica
12 marzo - 20:16
Il motivo del dietrofront della scuola? Evitare ulteriori strumentalizzazioni politiche, dopo le polemiche dell'ultima settimana. Lo storico Eric [...]
Cronaca
12 marzo - 19:51
La settimana scorsa la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza e la provvisionale di 1 milione, Giovanni Battista Maestri lancia [...]
Politica
12 marzo - 18:18
Le motivazioni di questa decisione, spiega l'ex consigliere provinciale, “sono da ascriversi alla situazione generale venutasi a creare con [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato