''Un'altra piazza per l'Europa'', la Fondazione Antonio Megalizzi aderisce: "Il progetto europeo deve essere difeso e rilanciato". Ci sarà anche il Pd (Il 15 alle 15 a Trento)
L’Unione è messa alla prova dalle sfide geopolitiche, dalla crisi economica e dalle tensioni sociali. Per questo, la Fondazione vuole esserci, insieme a chi crede nei valori di pace, democrazia, diritti e solidarietà: "Quando ad Antonio Megalizzi chiesero 'Europa, perché?', lui rispose: 'Perché lo dice la storia: le alternative sono inimmaginabili ed essenzialmente tragiche'"

TRENTO. “Oggi abbiamo bisogno di un’Europa più forte, che non si frammenti al suo interno, che non chiuda gli occhi davanti alle guerre, che sappia dare risposte e che, parlando con una voce sola, possa agire con autorevolezza sulla scena internazionale”. E' arrivata un'altra importante adesione alla manifestazione ''Un'altra piazza per l'Europa'' lanciata da il Dolomiti per il 15 marzo alle 15 in piazza Lodron a Trento.
E' quella della Fondazione Antonio Megalizzi che ha deciso di partecipare ad un evento importante che giorno dopo giorno continua a riscuotere adesioni. E dopo il primo, ''ci saremo'' dell'associazione EUcraina, perché manifestiamo per avere un'Europa più forte ma anche per non abbandonare gli ucraini al loro destino e non permettere che chi combatte da 3 anni strenuamente anche per la nostra libertà finisca per essere fagocitato dalle mire economiche di Trump e da quelle militari di Putin, sono arrivate le adesioni del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e di diversi partiti politici a partire da Casa Autonomia, Sì Trento, i Verdi del Trentino fino al Pd.
''Una piazza per l'Europa'' è nata per iniziativa dell'editorialista de La Repubblica Michele Serra. Le minacce di Trump, le violenze verbali e istituzionali degli Usa formato Musk e dall'altro lato le violenze fisiche, il terrore, la guerra vera e propria portata dalla Russia in Europa con il tentativo di invasione dell'Ucraina che si protrae da tre anni, ci costringono a una presa di responsabilità.
“Oggi più che mai – spiega in una nota la Fondazione Antonio Megalizzi - il progetto europeo deve essere difeso e rilanciato. L’Unione è messa alla prova dalle sfide geopolitiche, dalla crisi economica e dalle tensioni sociali. Per questo, la Fondazione vuole esserci, insieme a chi crede nei valori di pace, democrazia, diritti e solidarietà. Quando ad Antonio Megalizzi chiesero 'Europa, perché?', lui rispose: 'Perché lo dice la storia: le alternative sono inimmaginabili ed essenzialmente tragiche'. E allora anche noi vogliamo guardare alla storia: una storia di un’Europa dilaniata nei secoli e risorta grazie alla cooperazione e alla volontà di costruire un futuro comune”.
Il 15 marzo la Fondazione Antonio Megalizzi sarà in piazza per dimostrare il pieno sostegno al progetto europeo e far sentire le proprie voci, “perché il futuro dell'Europa e il nostro futuro si costruiscono oggi, insieme”.
La manifestazione segue il manifesto di EUcraina che è stato lanciato con le firme di esponenti di associazioni partigiane e di movimenti nonviolenti, scrittrici, artisti, giornaliste, docenti e ricercatori, un colonnello in congedo, funzionari pubblici e manager privati. (Il manifesto si può leggere e firmare sul sito www.eucraina.eu)
QUI IL TESTO DELL'ADESIONE
La Fondazione Antonio Megalizzi aderisce alla manifestazione “Una Piazza per l’Europa”
La riflessione proposta da Michele Serra qualche giorno fa, con l'invito a "dire qualcosa di europeo", rappresenta fortemente l’esigenza che stiamo vivendo in questi giorni.
L'Europa si trova ad un momento decisivo. In un contesto globale segnato da conflitti e minacce ai principi democratici è fondamentale non restare in silenzio. Per questo motivo, la Fondazione Antonio Megalizzi aderisce con convinzione all’appello del 15 marzo partecipando alla manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, iniziativa apartitica che vuole unire cittadini e cittadine nel nome dei valori europei con il simbolo delle bandiere europee.
Oggi più che mai, il progetto europeo deve essere difeso e rilanciato. L’Unione è messa alla prova dalle sfide geopolitiche, dalla crisi economica e dalle tensioni sociali. Per questo, la Fondazione vuole esserci, insieme a chi crede nei valori di pace, democrazia, diritti e solidarietà.
Quando ad Antonio Megalizzi chiesero “Europa, perché?”, lui rispose: “Perché lo dice la storia: le alternative sono inimmaginabili ed essenzialmente tragiche”. E allora anche noi vogliamo guardare alla storia: una storia di un’Europa dilaniata nei secoli e risorta grazie alla cooperazione e alla volontà di costruire un futuro comune.
L’Europa non è un punto d’arrivo, ma un processo in continua evoluzione, come ci hanno insegnato i padri fondatori e le madri fondatrici. Robert Schuman diceva: “L'Europa non potrà farsi in una sola volta”, e negli ultimi settant’anni il cammino è stato fatto di progressi e battute d’arresto. Oggi abbiamo bisogno di un’Europa più forte, che non si frammenti al suo interno, che non chiuda gli occhi davanti alle guerre, che sappia dare risposte e che, parlando con una voce sola, possa agire con autorevolezza sulla scena internazionale.
Con la Fondazione lavoriamo ogni giorno per diffondere la conoscenza dell’Europa nelle scuole, per sensibilizzare studenti e docenti sull’importanza di un’Unione solidale e coesa, per capire l’impatto che l’UE ha nella nostra vita. Al centro di questo impegno c’è la consapevolezza che essere cittadine e cittadini europei significhi partecipare attivamente alla vita democratica dell’Unione. Per questo aderiamo alla manifestazione a livello nazionale, ma anche attraverso iniziative locali, perché possano coinvolgere tutti e tutte in un dibattito aperto sul ruolo dell’Europa di oggi e di domani.
Il 15 marzo la Fondazione Antonio Megalizzi sarà in piazza per dimostrare il pieno sostegno al progetto europeo e far sentire le nostre voci, perché il futuro dell'Europa e il nostro futuro si costruiscono oggi, insieme.