La Lega propone il segretario del Patt Marchiori per la Commissione dei 12? Cia: ''Fratelli d'Italia non ha pregiudiziali verso le Stelle Alpine ma la scelta sia di coalizione''
Il capogruppo provinciale di Fratelli d'Italia, Claudio Cia: "L'impressione è che si stia giocando un po' a nascondino, ci sono ammiccamenti e segnali piuttosto indicativi. Non ci sono pregiudiziali rispetto all'ingresso del Patt nella coalizione di centrodestra, l'unico requisito è che ci sia una condivisione tra le forze politiche"
TRENTO. "L'indicazione di Marchiori per entrare a far parte della Commissione dei 12 è una scelta legittima, un altro segnale della convergenza tra Stelle alpine e Lega". Questo il commento di Claudio Cia, consigliere provinciale e capogruppo di Fratelli d'Italia. "La Giunta Fugatti forse non è tenuta a informare i partiti e l'Aula ma non ci sono grandi valutazioni da fare in questa partita".
La Commissione dei 12 è l’organo paritetico previsto dall’articolo 107 dello Statuto speciale per definire e proporre le norme di attuazione della Carta fondamentale dell’autonomia. Oggi è formato da tre componenti trentini attualmente in carica: il presidente Fabio Scalet, Ugo Rossi e Franca Penasa. Pronto a entrare nella stanza, proposto da Fugatti, ci sarebbe Simone Marchiori, segretario politico delle Stelle Alpine. Politicamente sarebbe un ulteriore passo del Patt verso la coalizione di centrodestra in ottica elezioni provinciali del prossimo anno.
"Se non è ancora un matrimonio, oggi quella tra Patt e Lega è quasi un'unione civile - aggiunge Cia - per esempio un emendamento con una dotazione abbastanza sostanziosa da circa 3 milioni firmato da Lorenzo Ossanna è stato approvato negli scorsi giorni. Un documento assolutamente condivisibile e un'iniziativa lodevole, ma è singolare che un atto delle minoranze di questo tipo sia passato con tanta facilità".
Un altro tassello che si aggiunge all'alleanza tra Stelle alpine e Progetto trentino, movimento che esprime il vice presidente dell'attuale maggioranza in piazza Dante, senza dimenticare l'uscita di Michele Dallapiccola e Paola Demagri per formare Casa Autonomia.eu.
"L'impressione è che si stia giocando un po' a nascondino - spiega il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia - ci sono ammiccamenti e segnali piuttosto indicativi. Non ci sono pregiudiziali rispetto all'ingresso del Patt nella coalizione di centrodestra, l'unico requisito è che ci sia una condivisione tra le forze politiche, tutti devono poter essere protagonisti delle scelte".
Ingresso organico o, in caso di vittoria, appoggio esterno post voto cambia poco. "Il percorso deve essere chiaro e la base è la condivisione perché non può passare il messaggio che c'è un partito che decide e gli altri che le subiscono, altrimenti si mette a repentaglio la vivacità e la vitalità di una coalizione. Non abbiamo chiesto assessorati o poltrone in questa legislatura, quanto la collegialità e la condivisione delle scelte: nessuno deve essere una comparsa ma tutti i partiti devono poter essere protagonisti nella costruzione del cammino verso le elezioni", conclude Cia.