Invasione dell'Ucraina, due famiglie in fuga dal conflitto hanno raggiunto il Trentino: ''Attivate le politiche sociali e Cinformi: ci attendiamo ulteriori arrivi''
Sono state attivate le strutture sociali attive per far fronte all'emergenza che interessa l'Ucraina dopo l'aggressione militare della Russia. Il presidente Fugatti: "Siamo in contatto con il Commissariato del Governo e il Comune di Trento e abbiamo attivato anche Cinformi dal momento che ci attendiamo nuovi arrivi in Regione, in particolare donne con bambini al seguito"
TRENTO. Sei persone provenienti dall'Ucraina sono state accolte in Trentino. E' stato attivato il settore delle politiche sociali, così come Cinformi. A comunicarlo è la Provincia di Trento.
"Il settore delle politiche sociali è operativo per contribuire all’accoglienza dei primi richiedenti asilo provenienti dall’Ucraina", commenta il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, con riferimento ai primi due nuclei familiari in fuga dal conflitto seguito dall'invasione della Russia. "Si tratta di sei persone - si legge nella nota - legate tra loro da vincoli di parentela e che stanno facendo tappa a Trento dove, affrontando non poche difficoltà, si sono ricongiunti con altri parenti già presenti sul nostro territorio".
In queste ore l’esercito russo ha ordinato di allargare l’offensiva in Ucraina mentre ci sono combattimenti anche nella capitale Kyiv. Le forze armate ucraine e i civili cercano di resistere all'offensiva del Cremlino, ma sono molte anche le persone in fuga.
In queste ore ci sono manifestazioni a favore della pace e della conclusione dell'invasione, migliaia i trentini in piazza Dante (Qui articolo), mentre i sindacati, la società civile e le associazioni chiedono alle autorità di farsi carico dei profughi. Era arrivata in questo senso anche un'apertura della Provincia sull'attivazione dei corridoi umanitari. Ci sono stati i primi arrivi, ma è probabile che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane altri ucraini possano raggiungere l'Italia e il Trentino (Qui articolo).
"Siamo in contatto con il Commissariato del Governo e il Comune di Trento e abbiamo attivato anche Cinformi dal momento che ci attendiamo nuovi arrivi in Regione, in particolare donne con bambini al seguito", conclude Fugatti.