''Cercare un dialogo con Meloni'', Ossanna dopo le politiche vinte da Fratelli d'Italia: ''Non c'è destra o sinistra per il Patt ma solo l'interesse per il territorio''
Le Stelle alpine non sono riuscite a eleggere rappresentanti a Roma ma continua a emergere grande soddisfazione per il risultato ottenuto alle ultime politiche, anche nell'intervista al Dolomiten
TRENTO. Nessun eletto in parlamento, spesso fuori dal podio nell'ordine delle forze politiche ma le Stelle alpine continuano a esprimere la propria soddisfazione per il risultato alle ultime politiche vinte da un centrodestra trainato da Fratelli d'Italia: "Il miglior risultato di sempre", dice Lorenzo Ossanna. L'assessore regionale ribadisce al Dolomiten il concetto espresso da Simone Marchiori all'indomani degli scrutini.
Un articolo intitolato "Cercare il dialogo con Meloni". Compito eventualmente affidato all'Svp. A salvarsi infatti nell'area autonomista è, come quasi sempre, la stella alpina che ha piazzato cinque rappresentanti e il "cappotto" non è riuscito per la vittoria in volata di Spagnolli (Pd) nel collegio di Bolzano.
Ora il Patt guarda alla formazione del nuovo governo guidato alla premier in pectore Giorgia Meloni mentre in Trentino è atteso dalle decisioni in ottica provinciali del prossimo anno. L'assessore regionale è preoccupato ma ridimensiona la incertezze verso Fratelli d'Italia.
Il risultato delle ultime elezioni? "Era aspettato. Come autonomisti la vittoria di Meloni ci preoccupa, anche se alcune sue dichiarazioni sono più rassicuranti. Ci troviamo in ogni caso in una fase politica molto importante. L'autonomia è garantita e non si trova in pericolo. Ma c'è il pericolo naturalmente che a Roma si cerchi di ridefinire le competenze, creando così problemi nella gestione autonoma in Regione e in entrambe le Province. Ora si tratta di questo, cercare un dialogo e capire i piani del nuovo governo".
Resta una distanza con il partito di Giorgia Meloni. "Naturalmente un partito nazionalista come Fratelli d'Italia ha altre visioni politiche rispetto a quelli territoriali come Patt e Svp. Bisogna fare attenzione. Ma con l'elezione di 5 esponenti dell'Svp, e si è sfiorato il sesto, tra Camera e Senato abbiamo persone competenti: abbiamo fiducia in loro".
Nessun ripensamento per la corsa in blockfrei con l'appoggio di Progetto trentino. "Abbiamo raggiunto il nostro miglior risultato, anche se non abbiamo ottenuto mandati. Ma era chiaro. Avevamo due opzioni: stringere un accordo con il centrosinistra e restare nelle logiche dei partiti nazionali oppure allearci con Progetto trentino e Svp per seguire la nostra strada. Fin dall'inizio abbiamo deciso per il secondo percorso e abbiamo comunque raggiunto il massimo. I nostri candidati per il senato hanno ricevuto circa il 10% delle preferenze. Inoltre penso che abbiamo perso potenziali elettori, quelli che hanno 'strategicamente' votato il blocco di centrosinistra come contrapposizione a Meloni".
Resta che il Patt non avrà rappresentanti in parlamento, mentre nel 2018 (in coalizione con il centrosinistra) era stata eletta con il proporzionale Emanuela Rossini, la quale poi aveva abbandonato le Stelle alpine. Doloroso viene chiesto da Isabelle Hansen? "Doloroso è stata la delusione nel vedere Rossini eletta alla Camera tra le fila del Patt e poi vederla andare via dopo poco tempo. Questi salti, da destra a sinistra e viceversa, dei politici intacca la fiducia dei cittadini e si perde in credibilità".
Al Dolomiten L'assessore regionale traccia comunque un bilancio, personale, positivo delle elezioni. "Sono felicissimo - spiega Ossanna - sono state rispettate le aspettative. Ci sono sezioni dove ho raggiunto il 10%, in alcuni casi anche il 20% delle preferenze. Ma oltre il mio risultato, penso sia più importante quanto abbiamo raggiunto a livello di partito. Abbiamo lavorato veramente bene, come dimostra questo risultato".
Un elettorato polarizzato. E il Patt sarà chiamato a scegliere un campo. "A livello nazionale non è nulla di nuovo. Per le forze territoriali, come anche per l'Svp, non c'è destra o sinistra. Vogliamo fare politica per il bene dei nostri territori. Intendiamo offrire agli elettori questo modello al di fuori della formazione dei blocchi come alternativa, anche in futuro", conclude Ossanna.