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Coronavirus, Germania e Svizzera possono transitare dal Brennero per arrivare in Italia. Schuler: ''Avviate le campagne promozionali, investiamo più di prima per il turismo''

C'è grande diplomazia e la trattativa è in corso per cercare di sbloccare definitivamente il confine del Brennero. L'assessore Schuler: "Il mancato introito della tassa di soggiorno alle Apt viene coperto dalla Provincia per garantire risorse e funzionamento"

Di Luca Andreazza - 23 maggio 2020 - 22:35

TRENTO. Si muove qualcosa anche per l'apertura del Brennero, mentre il cancelliere austriaco Sebastian Kurz cerca di mantenere blindato il Brennero, il governo di Vienna ha comunque dovuto cedere sul transito dai Paesi confinanti.

 

"E' una disposizione che abbiamo accordato fin dall'inizio dell'epidemia coronavirus - commenta l'assessore altoatesino Arnold Schuler - ma abbiamo chiesto al ministro degli interni un ulteriore chiarimento, quindi i cittadini che provengono da Germania e Svizzera possono transitare dall'Austria per recarsi in Italia dal 3 giugno, quando riaprono i confini".

 

Nelle scorse settimane l'Alto Adige ha trovato un accordo per consentire gli spostamenti degli studenti, mentre nella disposizione generale, l'indicazione è quella che non non ci si può fermare sul territorio austriaco e il transito deve avvenire nella massima sicurezza. "Tanti hanno parenti e amici - aggiunge l'assessore - diventa difficile non poter far visite in Austria, questo non è il senso europeo e per questo si deve trovare un accordo. Nei prossimi giorni cerchiamo di risolvere ulteriori problemi e criticità, il dialogo è costante".

 

C'è grande diplomazia e la trattativa è in corso per cercare di sbloccare definitivamente il confine del Brennero. "E' un corridoio essenziale. Questo chiarimento inserito nero su bianco è importante - dice Schuler - per il trasporto delle merci ma anche per far ripartire il turismo. Serve però un approfondimento a livello europeo per cercare di raggiungere una soluzione condivisa e coerente. I Paesi devono riuscire a muoversi in maniera coordinata". 

 

C'è un'altra ipotesi a livello italiano in tema confini, cioè la possibilità che le aperture interregionali possano avvenire tra realtà a contagio simile, ma queste settimane di piena fase 2 restano decisive per sciogliere dubbi e riserve (Qui articolo). "Ci sarebbe un ulteriore impatto sull'economia - continua l'assessore - ma anche sulla libertà di spostamento dei cittadini. Siamo al lavoro, i nostri dati epidemiologici, così come quelli di altre Regioni sono in discesa e la situazione appare sotto controllo, anche se non si deve abbassare la guardia".

 

Intanto Idm Alto Adige ha già iniziato la promozione per accogliere i turisti. "E' un momento ancora particolare ma cerchiamo di muovere il motore economico. Le campagne per il mercato italiano sono già iniziate - spiega Schuler - mentre a breve avviamo le iniziative per il mercato tedesco. Ora ci sono più sicurezze e quindi si può diventare più incisivi. Sicurezza e montagna sono le direttrici, luoghi che evitano gli assembramenti".

 

L'organizzazione rispetto al nostro territorio è diverso ma sono 33 i milioni a bilancio della società di marketing, che si occupa anche di promuovere anche il comparto dell'agricoltura. "Il focus riguarda azioni mirate - evidenzia l'assessore - abbiamo aumentato il budget rispetto agli scorsi per l'eccezionalità del momento. Nell'incontro Euregio con Trentino e Tirolo prevediamo di stanziare ulteriori investimenti per una promozione congiunta".

 

Non solo, praticamente confermati i budget pre-Covid-19 delle 74 Aziende per il turismo, mentre in Trentino si è registrato un taglio del 30% delle disponibilità (Qui articolo). "Chiaramente ci sono alcune flessioni nei bilanci per il mancato introito della tassa di soggiorno - - però come Provincia interveniamo con 6 milioni per coprire il mancato gettito di marzo, aprile e maggio e garantire le disponibilità. Una partita aperta è poi quella legata agli stabilimenti termali, mancano le entrate e dobbiamo risolvere questo problema".

 

Intanto la notizia della parziale apertura del Brennero è stata accolta, giustamente, in modo positivo dall'assessore Roberto Failoni. "L'apertura di Vienna - spiega il titolare al turismo - è un passaggio fondamentale che consentirà ai tanti cittadini tedeschi, svizzeri e degli altri Paesi europei di attraversare il confine per venire nel nostro amato Trentino. Nei prossimi giorni lavoreremo affinché ciò sia confermato, confidando in particolare che quanto annunciato da Roma circa l'apertura delle frontiere il 3 giugno possa rimanere tale".

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