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Betta tende la mano agli ambientalisti: “Un accordo è ancora possibile, lavoriamo insieme per il bene della città”

Dopo il mancato apparentamento il sindaco uscente Betta chiede il sostegno degli ambientalisti: “Su molti punti siamo vicini, Parisi potrebbe essere la garante di un accordo programmatico, mi sento di tendere la mano alla coalizione ambientalista e sono pronto ad accogliere alcuni esponenti all’interno della Giunta”

Di Tiziano Grottolo - 27 settembre 2020 - 18:30

ARCO. La politica arcense sta vivendo giorni di intense contrattazioni in vista del ballottaggio del 4 ottobre che vedrà contrapposti il candidato del Centrosinistra Alessandro Betta e quello sostenuto dalla Destra Giacomo Bernardi. Chiara Parisi, la candidata ambientalista rimasta fuori dal ballottaggio per una manciata di voti, ha fatto sapere che non sosterrà nessuno dei due candidati (QUI articolo). Per quanto riguarda l’altro fronte pare che che nelle ultime ore sia andato in scena un incontro fra Roberto De Laurentis e Bernardi che però si sarebbe concluso con un nulla di fatto.

 

Nei giorni scorsi invece, ambientalisti e Betta si erano seduti al tavolo delle trattative senza riuscire a trovare la quadra. Saltato l’accordo per un possibile apparentamento fra coalizioni Parisi ha dichiarato chiuse le trattative scegliendo l’opposizione. Dal canto suo Betta è convinto che un accordo si possa ancora trovare: “La politica è frutto di mediazioni, ho proposto un accordo di programma che continuo a proporre, da qui al 4 ottobre ci sono ancora dei giorni di tempo per trovare la quadra”.

 

Fra gli argomenti discussi durante le trattative ci sarebbero vari punti come il tema della partecipazione, il futuro del centro giovani Cantiere 26, le ciclabili e i giardini storici. Inoltre, nel mirino degli ambientalisti, ci sono la Variante 15 (dove sono richieste pesanti modifiche) e un progetto per il recupero di Villa Angerer, oltre all’area di Linfano sulla quale si chiede un cambio di rotta rispetto a quanto emerso nelle ultime sedute del Consiglio comunale.

 

“Su molti punti siamo vicini – dice Betta – Parisi potrebbe essere la garante di un accordo programmatico, mi sento di tendere la mano alla coalizione ambientalista e sono pronto ad accogliere alcuni esponenti all’interno della Giunta”. Dunque cos’è mancato per un apparentamento ufficiale? Forse una mancanza di fiducia reciproca d’altronde in campagna elettorale Betta e gli ambientalisti non se le sono di certo mandate a dire: “Un apparentamento – osserva il sindaco uscente – a molti sarebbe sembrata una fusione a freddo. Sarebbe stato poco credibile agli occhi delle persone che fino a poco tempo prima ci hanno visto contrapporci anche con toni molto duri”.

 

In altre parole quando si strappa non è mai facile ricucire e “scurdammoce 'o passato” funziona solo quando a cantare è Vera Nandi. Ad ogni modo Betta esorta a “superare insieme le vecchie ruggini, mettendo da parte il muro contro muro per il bene della città. C’è ancora tempo poi, comunque vadano le cose, vorrei che questo dialogo proseguisse anche in futuro. Comunque – conclude Betta – sono convinto che avere dei rappresentati della coalizione in Giunta sarebbe d’aiuto, ma il governo si fa solo se si vince al ballottaggio”.

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