"Sfiorati i 200 partecipanti: siamo soddisfatti" (FOTO e VIDEO). La neve non ferma la manifestazione: "Basta sfruttamento della montagna"
Si è svolta la manifestazione sul Bondone, 24 associazioni si sono portate in quota per dire "No" alle "logiche turistiche da luna park e allo sfruttamento della montagna"
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TRENTO. "Nonostante il meteo e le difficoltà a raggiungere la quota, la manifestazione è andata benissimo e abbiamo sfiorato le 200 presenze". A dirlo Stefano Musaico, attivista di Extinction Rebellion Trentino, associazione capofila della manifestazione organizzata sul Bondone. "Siamo molto soddisfatti e la scelta di non posticipare l'evento si è rivelata corretta".
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La neve (e la pioggia) non ha, infatti, fermato la passeggiata, sostenuta da 24 associazioni, tra le Viote e Vason per manifestare "contro le logiche turistiche da luna park e lo sfruttamento della montagna". Un appuntamento inserito nella cornice della mobilitazione nazionale “La Montagna non si arrende“ per sottolineare "l'importanza della salvaguardia ambientale come prerogativa necessaria anche per il mantenimento dell'attrattiva turistica del Trentino”.
Da Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness, a Tommaso Bonazza del Comitato acque trentine, tanti gli interventi, "compresi quelli dei presidenti delle Asuc del Bondone che hanno la proprietà del 60% dei terreni. E' stato un appuntamento molto interessante e partecipato da centinaia di persone, nonostante alcuni purtroppo non siano riusciti a salire perché si sono bloccati a Candriai".
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A partecipare Associazione per l'Ecologia, Ci sarà un bel clima, Climate Action South Tyrol, Comitato Acque Trentine, Enpa del Trentino, Extinction Rebellion Trentino, Il Gruppo Roncafort, Italia Nostra - sezione trentina, La Foresta - Accademia di comunità, Circolo di Trento di Legambiente, Lipu sezione di Trento, L'Ortazzo, Lumen slowjournal, Mountain Wilderness Italia, Movimento per la Decrescita Felice, Pan-EPPAA, Protect Our Winters Italy, Punto Zero Aps, Rete Climatica Trentina, The Outdoor Manifesto, Vicini al Lagorai, Viração&Jangada, Associazione per il Wwf Trentino e Yaku.
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Una manifestazione accompagnata dalle polemiche con gli interventi dell'amministrazione comunale (Qui articolo), degli operatori (Qui articolo), degli albergatori (Qui articolo) e della Pro Loco del Bondone (Qui articolo). Gli organizzatori specificano, nuovamente, che l'iniziativa "non è contro gli operatori (Qui articolo). La nostra contestazione riguarda piuttosto la scelta di realizzare un bacino artificiale, invece di esplorare strategie per ridurre la dipendenza economica dalla presenza di neve, come suggerito da numerosi studi. Siamo consapevoli dell’importanza dei posti di lavoro legati al settore sciistico e non chiediamo certo la chiusura dei comprensori".
Il discorso riguarda il futuro della montagna per adattarsi alla crisi climatica e all'innalzamento delle temperature. "La politica si deve attivare per promuovere una transizione lungimirante, in modo da tutelare queste professioni prima che che arrivi una grave crisi", Musaico.