"Non ha mai smesso di usarle", in quota con le ciaspole in legno "costruite a mano negli anni '50 (FOTO) durante un corso dei carabinieri. Un incontro davvero speciale"
"Ieri, durante una sosta, ho incontrato un signore di una certa età che procedeva verso baita Segantini, sul Passo Rolle. Dietro al suo zaino erano fissate due vecchie ciaspole in legno di faggio, fatte completamente a mano, ricevute nel 1954 durante un corso dell'Arma dei carabinieri". Il racconto di un incontro (davvero) speciale
PASSO ROLLE. Un incontro tanto piacevole quanto inaspettato. E' quello che Daniele Sodini e il gruppo che accompagnava in quota hanno avuto occasione di vivere sul Passo Rolle, dove gli escursionisti si sono imbattuti in un uomo "d'altri tempi", che portava con sé delle ciaspole costruite negli anni Cinquanta e ancora in perfette condizioni.
Sodini è un istruttore che propone esperienze e camminate in natura esponendosi alle basse temperature con pochi indumenti addosso (QUI link al canale Telegram), "per imparare a controllare l'esperienza del freddo ma anche per scardinare condizionamenti e paure, lavorando su sfere critiche del proprio sé" (CI RACCONTAVA QUI LE SUE ATTIVITA').
"Che bellissimo incontro: due oggetti storici - racconta l'istruttore, che sui social ha voluto condividere delle foto (DI SEGUITO) di quanto visto negli scorsi giorni sulle montagne del Trentino (in particolare sul sentiero che da baita Cervino conduce a baita Segantini ndr) -. Ieri, durante la sosta di idratazione, ho incontrato un signore di una certa età, distinto, che passo dopo passo, lentamente, procedeva verso la baita Segantini, dalla quale noi eravamo di ritorno".
"Dietro al suo zaino - prosegue Sodini - erano fissate due vecchie ciaspole in legno di faggio, fatte completamente a mano, ricevute nel 1954 durante un corso fatto nell'Arma dei carabinieri: due oggetti storici che lui usa ancora oggi, facendo regolare manutenzione".
Oggetti preziosi, che raccontano storie di tempi che sembrano ormai davvero lontani e che mostrano quanto la tecnologia e le attrezzature si siano modernizzate negli anni. "Per i ragazzi è stato un momento didatticamente molto istruttivo ed emozionante, ma anche per me", conclude, felice di un incontro (davvero) speciale.